ANP Calabria per il rinnovamento della scuola. Lectio magistralis di Daniela Lucangeli.

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Cosa favorisce l’apprendimento dei ragazzi oggi? Una domanda più che mai attuale, considerando i dati in peggioramento dal 2019 sulle compentenze alfanumeriche degli studenti italiani, accompagnati dai segnali preoccupanti sul burn out dei docenti. E l’ANP Calabria, guidata da Domenico Servello, ha deciso di affrontare a tutto campo gli aspetti più importanti delle nuove sfide educative, nel seminario residenziale per dirigenti e docenti “La scuola è…linguaggio” che si è svolto il 3 e 4 ottobre a Reggio Calabria, nella sede del Consiglio Regionale (ente patrocinatore), in collaborazione con Dirscuola, Italiascuola, Università Mediterranea (presente con la professoressa di pedagogia generale Alessandra Priore) e l’Università Pegaso. Tanti gli interventi di spessore sugli aspetti amministrativi, psicologici e didattici della scuola al tempo dei social (si veda locandina a fianco), seguiti ai saluti di Servello, del presidente struttura ANP Reggio Calabria Francesco Sacco e del direttore Usr Calabria, Antonella Iunti, e moderati da Cristina Costarelli, presidente consiglio nazionale ANP.

Ospite d’onore Daniela Lucangeli, ordinaria di psicologia dello sviluppo e dell’educazione all’università di Padova, che ha tenuto una lectio magistralis su “Emozioni e apprendimento”. “La didattica tradizionale basata sulla prestazione in vista di verifiche e valutazioni ‘spegne’ i centri neuronali dei ragazzi. L’apprendimento significativo passa dalla emozioni. Stati d’animo come noia, paura e ansia non determinano apprezzabili risultati cognitivi, ma solo l’ingozzamento di nozioni-junk, spazzatura nel senso neuroscientifico: ciò che il cervello elimina attraverso la memoria a breve termine, appena cessata la prestazione”, ha spiegato Lucangeli. “Un circolo vizioso che può innescare processi di infiammazione del cervello limbico – ha aggiunto la neuroscienziata – e stati di stress cronico, depressione e aggressività”.

Questa didattica, che Lucangeli ha definito ‘prima zolla tettonica’, “ha dato disciplina e istruzione di base alle masse da alfabetizzare nel dopoguerra, ma adesso è entrata in collisione con la ‘seconda zolla’, la didattica aggiornata secondo le evidenze neuroscientifiche e pedagociamente attuale”.

Una lezione illuminante, per molti versi sconvolgente, considerato anche il dato secondo cui “solo il 15% dei docenti – come ha sottolineato Lucangeli – è consapevole e disposto al cambiamento”. E una lezione accolta con spirito costruttivo e lungimirante da Antonello Giannelli, presidente nazionale Anp, secondo cui “il fatto che le nuove generazioni abbiano canoni mentali e culturali diversi dalla nostra è fisiologico perché l’umanità evolve. Sta alla scuola, cioè a tutti noi, non rimanere indietro ma intercettare e dominare gli epocali mutamenti sociali e tecnologici”. Anche Licia Maria Bevilacqua, referente formazione ANP Calabria, nelle sue conclusioni ha evidenziato la novità e la densità degli spunti emersi dalla convention, nel segno dello spessore scientifico in tutti gli aspetti trattati.

t.p.

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