Non chiamatelo amore: il corto della scuola Don Bosco di Soverato contro la violenza di genere.

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Non chiamatelo amore. Questo il titolo del corto degli studenti del liceo classico Don Bosco di Soverato (Cz) per esprimersi con forza contro ogni violenza di genere. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, le studentesse e gli studenti del quinto liceo hanno infatti diretto e girato un cortometraggio, intitolato “Non chiamatelo amore”.

Il corto, interamente girato nei locali e negli spazi dell’istituto salesiano, è stato scritto da Marianna Tropeano, docente di latino e greco del liceo. Tra sovrapposizioni evocative di scene di vita quotidiana, primi piani, messaggi social e audio, con il contrappunto della voce narrante di Maria Bruna Cuteri che interpreta Cassandra, il film è espressione viva e commovente dei sentimenti di tante vittime di violenza, non solo nelle forme estreme del femminicidio ma nelle tante forme subdole del pregiudizio e della disparità.

La regia è di Eliano Aiello e Domenico Filardo, due alunni esperti nel campo del cinema e dell’audio-video che si sono occupati anche del montaggio, di Martina Codispoti e Maria Bruna Cuteri, mentre le riprese sono di Giovanni Catrambone. Gli altri interpreti oltre a Cuteri sono Antonio Sinopoli, Maria Pia Sinopoli, Erika Procopio, Marzia Petrolo, Raffaele Seminara, Carlo Bruno Corradini, Gabriel Lentini, Carlo Chiodi, Alessio Fabiano, Giacomo Sciancalepore, Francesco Lupo e Paolo Scicchitani.

Buona visione e soprattutto buona riflessione, perché il 25 novembre non sia solo una data da celebrare a parole, ma occasione di cambiamento, anche e soprattutto attraverso esempi come questo: un’opera cinematografica di ragazze e ragazzi che si sono impegnati a esprimere attraverso l’arte il loro messaggio.

Teresa Pittelli

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Teresa Pittelli
Giornalista professionista, già redattrice di ItaliaOggi, ho collaborato con La Stampa, MF, Diario, CalabriaOra, Il Garantista, Regione Calabria. Moglie & mammax4, ho unito la professione-reporter e l'impegno familiare alla passione per le lettere e la letteratura. Obiettivo: offrire corretta informazione, confronto e racconto nei settori dell'istruzione (scuola e università) e della cultura.

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