“Andate a votare se volete cambiare”. Silvia Vono apre la campagna elettorale 5 Stelle.

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Silvia Vono (in piedi)

Movimento 5 stelle “esempio di integrità e onestà”, che punta tra le altre cose al sostegno a famiglie e fasce deboli, alla green economy per una regione che è l'”Arabia saudita” delle rinnovabili, allo stop al business dell’immigrazione e alla lotta alla mafia e alla corruzione per convincere i calabresi a dargli fiducia. Si sono presentati con questi temi forti i parlamentari 5 stelle nella saletta eventi al primo piano del “Pachama” scelta dalla soveratese Silvia Vono per presentare nella sua città la propria candidatura alle politiche 2018. Vono corre nel collegio uninominale di Catanzaro-Vibo per il senato. Affiancata dai catanzaresi Paolo Parentela, Dalila Nesci e Bianca Laura Granato, parlamentari in carica candidati alle elezioni di marzo per il secondo mandato, Vono ha puntato gran parte del suo discorso sulla necessità per la gente perbene “di impugnare la matita e andare a votare”. E le matite sono state proprio il simbolo dell’incontro, brandite come un’arma contro la “politica” vista finora e regalate a tutti i presenti.

La platea del Pachama

“Chi si astiene consente ai soliti pacchetti di voti di pesare di più e ai soliti giochi della politica di continuare: se vogliamo uscire dalla palude per noi e i nostri figli andiamo a votare e adottiamo anche uno “scrutatore non votante”, per citare Samuele Bersani”, ha scandito Vono davanti una platea composta da una sessantina di persone oltre alla stampa. Un pubblico eterogeneo fatto di trenta-quarantenni attivisti ma anche di curiosi e cittadini di ogni età.

“Questa legislatura ci ha dimostrato che i partiti hanno fallito, basta pensare alla legge elettorale creata apposta per l’ingovernabilità, per mandare avanti grandi coalizioni che poco hanno in comune”, ha insistito Nesci, tornando a sottolineare che il Movimento “è l’unica forza credibile per le battaglie fatte in questi anni a favore dei più deboli: i cittadini comuni, le fasce povere, le piccole imprese”. “La nostra è una rivoluzione pacifica che passa attraverso le istituzioni, dateci una mano perché possiamo realizzarla”, ha concluso Nesci. Parentela ha posto l’accento sull’ambiente, sulle rinnovabili di cui la Calabria è ricca anche se non se ne avvale, sull’importanza dell’economia circolare, promettendo anche l’abolizione di circa 400 leggi che appesantiscono la burocrazia italiana, oltre che il superamento della legge Fornero e della “buona scuola”. “Davanti ai questi candidati di fuori imposti qui da noi, davanti a queste brutte pratiche in cui le candidature sono pedine su uno scacchiere, noi scegliamo l’impegno vero sul territorio e la residenza nel luogo che si vuol rappresentare”, ha rincarato la Granato, parlando di Silvia Vono.

In proposito Vono e gli altri parlamentari hanno risposto a una domanda relativa alla polemica sull’incandidabilità statutaria per chi abbia svolto mandati elettorali o si sia candidato sotto insegne di altri partiti (Vono si è candidata due volte in liste civiche, ha presieduto il locale circolo Idv ed è stata per un breve periodo assessore nella giunta del sindaco Ernesto Alecci, ora candidato Pd alla camera). “La norma di chiusura dello statuto demanda la discrezionalità sulle singole candidature al nostro premier in pectore, Luigi Di Maio, che stanti le circostanze in cui Vono ha esercitato il suo impegno civico ha approvato la sua investitura”, ha chiarito Nesci. Il pubblico presente ha incalzato i quattro politici su temi di forte impatto come l’immigrazione. “L’attuale immigrazione incontrollata tutto fa tranne che integrare e accogliere”, ha spiegato Parentela, elencando alcuni punti della politica del Movimento, tra i quali la cooperazione internazionale per far arrivare a destinazione chi è diretto in altri paesi europei, la valutazione entro un mese sul diritto di asilo, il taglio alle spese per armamenti in modo da sostenere i paesi di provenienza nel fermare la necessità di emigrare. Vono ha infine anticipato incontri settimanali sul territorio per sentire le istanze dei cittadini, e un incontro per mercoledì 7 alle 17, sempre al Pachama, per ascoltare insieme a Nesci in particolare le donne.

Teresa Pittelli

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