Calabria, nuovi dubbi su Garanzia Giovani. Ferrara: “Solo qualche centinaio di pagamenti su 4.600 tirocini”.

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Nuove bordate da parte della politica calabrese all’opposizione sull’effettiva efficacia di Garanzia Giovani, il programma nazionale di inserimento degli under30 nel mondo del lavoro, al quale in Calabria sono in tanti ad aver aderito e a sperareDopo il botta e risposta tra l’assessore regionale al welfare e all’istruzione Federica Roccisano e il consigliere regionale Giuseppe Graziano, che aveva posto un’interrogazione sui mancati pagamenti, oggi è la volta della grillina Laura Ferrara, portavoce del Movimento 5 stelle ed eurodeputata calabrese. “La chiamano Garanzia Giovani, ma l’unica certezza che si aveva fin dall’annuncio del progetto è che l’iter per il pagamento sarebbe stato un’odissea. Sono diverse le segnalazioni che ci sono arrivate e continuano ad arrivare da parte dei beneficiari del programma di tirocinio in attesa di veder finalmente versato il corrispettivo dovuto”, spiega Ferrara, unica calabrese eletta al Parlamento europeo.

Per questo motivo abbiamo presentato un’interrogazione alla Commissione europea per i mancati e ritardati pagamenti ai tirocinanti di “Garanzia Giovani” della Regione Calabria.  La Portavoce del Movimento 5 Stelle vuol vederci chiaro nella vicenda. I numeri in Calabria sono di quelli importanti. Sono stati infatti attivati circa 4600 tirocini. Di questi, nonostante le rassicurazioni dell’assessore Roccisano, solo per qualche centinaio sono stati disposti i pagamenti. Non manca il solito scaricabarile fra Regione Calabria, che ricopre il ruolo di organismo intermedio del Pon-Yei, ed INPS, ente erogatore dei pagamenti. Eppure i prefinanziamenti da parte dell’Ue, per l’avvio del programma, sono stati più che consistenti”, prosegue Ferrara. A questo punto tocca alla Commissione far luce sulle modalità e in che quantità la Regione Calabria ha ottenuto e otterrà finanziamenti europei e nazionali per l’erogazione dei pagamenti. “Il rischio che si corre – continua Ferrara – è quello di continuare a tradire le aspettative dei giovani nelle iniziative politiche che li riguardano. Anche perché molti di loro vengono a ritrovarsi in effettive difficoltà economiche a cui non riescono a far fronte”.

“Quella che poteva essere un’opportunità è nuovamente una grande delusione. Laddove la Calabria, già in coda alle classifiche sui dati di occupazione giovanile, registra tante difficoltà, altre realtà sono riuscite in maniera virtuosa anche dal punto di vista dei controlli. Sono poche le Regioni che hanno colto a pieno lo spirito e le potenzialità di Garanzia Giovani. In Calabria – conclude l’eurodeputata – c’era il dovere etico e politico, vista la campagna di promozione fatta in lungo e largo per la regione, di far funzionare perfettamente la macchina burocratica del Programma e invece siamo ancora qui a lamentare l’ennesimo disservizio constatando che le politiche giovanili in questa regione non decollano”.

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