Caso Catia Viscomi, la Procura nomina tre periti per indagare responsabilità.

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Lorenzin
Foto Oreste Montebello

Si è messa in moto con la nomina di tre periti la procura del Tribunale di Catanzaro, dopo che il gip a dicembre scorso ha disposto la prosecuzione delle indagini sul caso di Catia Viscomi, giovane oncologia soveratese in coma da venti mesi in seguito al parto cesareo del suo profilo primogenito, nel maggio 2014, all’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro. Il sostituto procuratore Debora Rizza come scrive Gabriella Passariello per LaC News ha nominato un collegio di periti formato da tre professionisti, uno dei quali è Francesco Introna, ordinario di medicina legale dell’Università di Bari, noto per essere stato consulente in celebri delitti conosciuti alle cronache nazionali come quello di Melania Rea, nel caso Claps, in quello dei fratellini di Gravina e dei fidanzatini di Policoro, oltre che consulente di parte per Raffaele Sollecito.

Il gip Giuseppe Perri ha dimposto altri sei mesi di tempo per accertare l’esistenza di altre responsabilità mediche e amministrative oltre a quelle riconosciute dalla ctu in capo alll’anestesista del Pugliese Loredana Mazzei, unica indagata, deceduta agli inizi del 2015. Fondamentale ora, nei prossimi mesi, il lavoro del collegio di periti, chiamato a valutare gli elementi presentati dall’avvocato Giuseppe Incardona, legale del marito di Catia Viscomi, Paolo Lagonia e della famiglia di lei, secondo i quali le affermazioni delle persone sentite in sede di sommarie informazioni presenterebbero contraddizioni e lacune. Tanto da dover ancora accertare cosa sia successo in sala parto quella notte tra il 6 maggio e il 7 maggio 2014 e se ci siano responsabilità addebitabili da un lato all’equipe di sala operatoria, e dall’altro ai livelli dirigenziali, nel caso che avessero dovuto o potuto – secondo la difesa del legale dei Viscomi-Lagonia – rimuovere l’anestesista dall’incarico laddove era stata già segnalata per comportamenti non idonei e instabili.

Soddisfatto Paolo Lagonia per lè ultime novità sul fronte giudiziario, dopo che nei giorni scorsi aveva già incassato l’annuncio di un’interogazione parlamentare da parte del deputato del M5S Andrea Colletti, mentre il Ministero della salute ha già chiesto chiarimenti urgenti alla Regione Calabria sulla vicenda.

(tp)

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