Catanzaro, omicidio in via Turco: sono stati i vestiti a inchiodare “Lupin”

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rissa carabinieri

La vera svolta delle indagini dei carabinieri del nucleo investigativo e del nucleo radiomobile di Catanzaro è stato il ritrovamento in casa di Leonardo Procopio,  detto “Lupin” negli ambienti giudiziari, degli stessi abiti che indossava ieri pomeriggio. Quando ha ucciso per due mila euro l’ottantottenne Antonia Rotella nella sua casa di via Turco. Quegli abiti erano già noti agli inquirenti che, dopo aver visionato i video registrati dalle telecamere del quartiere, già sapevano appartenessero all’assassino dell’anziana signora. A inchiodare il 46enne Procopio, pluripregiudicato con precedenti specifici, anche il ritrovamento di 1550 euro dei 2000 che gli aveva fruttato la refurtiva – oro e altri gioielli rubati in casa della donna – ceduta a un compro-oro in cambio di quella cifra.

Antonia Rotella è stata ritrovata intorno alle 22 di ieri notte senza vita e imbavagliata nel suo appartamento, dopo che per molte ore non aveva dato notizie di sé facendo scattare la preoccupazione delle persone a lei vicine, in particolare di una sua parente che la sentiva quotidianamente per telefono. Da quel momento un’intensa attività di indagine, sotto la costante direzione dell’autorità giudiziaria, ha fatto sì che Procopio venisse individuato e “incastrato” nel giro di poche ore. Oggi in tarda mattinata la conferenza stampa con il procuratore aggiunto della Procura di Catanzaro, Giovanni Bombardieri, il tenente colonnello Alceo Greco, comandante provinciale dei carabinieri di Catanzaro e il tenente Michele Massaro, comandante del nucleo operativo radiomobile. Come emerso in conferenza stampa, Procopio avrebbe agito da solo e studiato nei giorni precedenti tutti i movimenti dell’anziana signora, aspettandola davanti alla porta di casa nel momento in cui stava per uscire. La signora aveva tracce di violenza, e solo l’autopsia disposta dal magistrato dirà nelle prossime ore se sia deceduta a causa del soffocamento dovuto al panno con il quale è stata imbavagliata oppure a causa dei traumi subiti. Oltre ai monili in oro Procopio-“Lupin” ha portato via dalla casa di via Turco 60 euro.

E come hanno rivelato gli inquirenti in conferenza stampa non è nuovo a gesti di violenza nei confronti di anziani o soggetti indifesi, anche per pochi euro: il pregiudicato ha infatti confessato di aver aggredito un anziano quindici giorni fa per trenta euro, mentre lo scorso aprile era stato fermato per aver sottratto a un paziente ricoverato al Pugliese un tablet e alcune centinaia di euro. Del 2011, invece, una rapina in parrocchia con aggressione al parroco. “Grazie a un costante lavoro di indagine e controllo del territorio – ha detto Bombadieri – l’autore di questo atroce delitto è stato consegnato alla giustizia”.

Teresa Pittelli

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