Coppie gay e unioni civili, le Iene di Satriano colpiscono ancora…

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Cosa pensano gli intervistati del borgo di Satriano delle unioni civili appena approvate (con il ddl Cirinnà diventato legge lo scorso 11 maggio)? Certo Papasodero stavolta poteva trovarlo qualcuno under 30 in giro per il paese…gli ha detto male, tutti e solo i soliti “vecchietti” quasi nessuno dei quali ha idee progressiste al riguardo, tranne la mitica “signora Rosa” e i ragazzi del centro Sprar. Il risultato potrebbe sembrare politicamente scorrettissimo, con opinioni tra l’assurdo e il surreale nei confronti delle unioni civili per le coppie omosessuali. Questo se però non si guarda dietro l’effetto comico-demenziale che Lorenzo Papasodero e le Iene di Satriano portano sempre a casa, questa volta più del solito, per osservare che solo nella mentalità più arretrata e nei ragionamenti meno raffinati e illuminati sopravvive questa ostilità a quello che, come dice Lorenzo nella premessa, è finalmente un primo passo di civiltà del nostro Paese.

Le interviste sono state realizzate due giorni prima dell’approvazione definitiva del Cirinnà in parlamento. E magari le reazioni a queste interviste, l’atteggiamento di Lorenzo in giro per il paese e la “lezione” dei ragazzi extracomunitari del progetto Sprar, che pur non avendo un’apertura culturale sul tema si esprimono con una sobrietà e una consapevolezza da prendere a esempio, riusciranno a cambiare un atteggiamento di chiusura, qualche volta di ignoranza – quando si fa riferimento all’omosessualità come malattia – ormai superato. Proprio oggi si celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia. Per ricordare di come fino al 1990 l’omosessualità fosse ancora considerata dall’Oms (l’Organizzazione mondiale della sanità) una malattia mentale: la rimozione dell’odiosa classificazione data appunto 17 maggio 1990. Negli ultimi trent’anni si sono fatti significativi progressi, ma i pregiudizi – come si vede – sono ancora duri a morire. Nel video si mostra comunque uno spaccato di realtà, sicuramente e fortunatamente parziale e marginale. Ma sul quale si può lavorare (e intanto anche riderci su). Buona visione!

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