Depurazione rifiuti Lamezia Terme: lavoratori di Deca Srl sul piede di guerra

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* La nascita: il Consorzio industriale di Lamezia Terme ASICAT è il proprietario della piattaforma depurativa di Lamezia Terme, la quale è stata trasferita dall’ex agenzia per la promozione e sviluppo del mezzogiorno. La conferenza dei sindaci dell’Ato2 Calabria nel marzo 2009, ha stabilito la riconsegna degli impianti agli enti competenti per il territorio.

I comuni di Lamezia Terme, Curinga, Falerna, Filadelfia e Gizzeria ricadono nell’Ato (ambito territoriale ottimale) n°2 Catanzaro facente riferimento alla Legge Galli per i servizi idrici acquedotto, fognatura e depurazione comunali, quest’ultimi conferiscono i propri liquami reflui urbani nella piattaforma depurativa di Lamezia Terme zona industriale di San Pietro Lametino.

La proprietaria dell’impianto di depurazione (ASICAT) e i comuni hanno provveduto unitariamente per la gestione dando nascita ad una convenzione secondo quanto stabilito dall’art. 30, n°267/2000 (tutti i comuni Convenzionati in Firma (Lamezia Terme, Gizzeria, Falerna, Curinga e Filadelfia) che hanno aderito ed hanno deciso di affidare all’ASICAT di Lamezia Terme la qualità di ente capofila (22 Maggio 2009) con approvazione dal proprio consiglio comunale della convenzione ex art. 30 Dlgs 267/2000 e, dato incarico all’ASICAT da parte di quest’ultimi a bandire la gara per l’individuazione del nuovo gestore attuale DECA, attraverso la concessione di realizzazione di una nuova piattaforma depurativa ad integrazione/sostituzione dell’attuale atta a consentire la gestione, nel pieno rispetto della normativa di riferimento, delle acque provenienti dai comuni ricadenti nel Sottoambito Tirreno.

In data 18 marzo 2010 è stata sottoscritta la convenzione tra asi e i comuni di Lamezia Terme, Gizzeria, Falerna, Curinga, e Filadelfia ove specifica che ciascun comune garantisce la copertura finanziaria per la gestione, mettendo a bilancio le somme da trasferire all’Asi per le spese di gestione, altresì al fine di garantire copertura finanziaria del contratto, tutte le somme di competenza di ogni comune vengono trasferite all’Asi entro un mese dalla trasmissione delle fatture. Inoltre la suddetta convenzione che intercorre tra Asi e amministrazioni comunali approvata da ogni singolo comune, conferisce un apposita delega al tesoriere a valere su quota dei canoni di depurazione riscossa tramite ruoli.

Al fine di rispettare le scadenze per il pagamento degli importi, unitamente, sia la società di gestione che l’Asi, ai sensi dell’art. 26 della legge regionale n° 23 del 2010, s’impegnano in caso di inadempimento dei comuni al pagamento, a far richiesta al presidente della giunta regionale della Regione Calabria, l’immediata nomina del commissario ad acta in sostituzione delle amministrazioni comunali stesse.

I FATTI

La gestione è affidata alla De.Ca s.r.l. dal novembre 2010, una società che oggi ha cambiato l’immagine della piattaforma depurativa di Lamezia Terme dando quell’efficienza che mancava da circa un decennio, ma che oggi la vede confrontarsi con comuni conferitori che non pagano e disattendono tutto ciò che si sono impegnati a garanzia del servizio, nell’atto di convenzione stipulato con la proprietà ASICAT.

Una società che all’origine ha presentato all’atto del progetto della gestione due novità: una condotta a spinta sottomarina, a 500 metri dalla costa ad una profondità di 10 metri, e un impianto di trattamento bottini ma, ma alla fine di tutto ciò che è stato presentato e portato all’attenzione delle istituzioni il ”niet” da parte della Regione Calabria… belle parole, bei propositi da parte della politica… nessuna novità.

Dove sono andati finire gli impegni legali alla sottoscrizione della convenzione? Sono andati mica a finire nel sottoscala degli impegni istituzionali? O tanto per rimanere in materia in qualche pozzo nero? Troppo facile fare depurazione a danno di una proprietà, di una società gestione De.Ca s.r.l., ma soprattutto a danno delle famiglie degli operai che ogni mattina si recano presso la piattaforma e lungo la costa tirrena a svolgere il proprio lavoro con onere e dignità per poi non portare a casa a causa delle insolvenze delle amministrazioni, la propria mensilità dovutagli.

Oggi gli operai manifestano difficoltà soprattutto per recarsi presso il proprio posto di lavoro per mancanza di gasolio nelle proprie macchine per poi non parlare di tutto l’indotto familiare, la dignità dell’operaio non si calpesta, che sia ben chiaro.. Agli enti pubblici, alla politica, si ribadisce che chi lavora deve assolutamente essere retribuito: il lavoratore è degno della propria mercede, e questo è un principio indiscutibile.

L’operaio eè la leva delle famiglie! Si ricorda cari comuni, che il bene “comune” non è fatto per pochi, ma è per tutti! E’ doveroso ripristinare la legalità al fine di non rimanere “vittime dei propri diritti”.

L’EVOLVERSI

in data 25/01/2016 l’ ASICAT ha comunicato a tutte le amministrazioni comunali in convenzione, la convocazione del tavolo di gestione coordinata ed unitaria per il 26 gennaio alle ore 16,00 presso la sala giunte del comune di Lamezia Terme.

Nel corso della riunione in data 26 gennaio 2016 (con la sola partecipazione di tre sole amministrazioni comunali su cinque convocate), veniva rappresentata da parte dell’azienda la necessita improcrastinabile di procedere al pagamento dei canoni arretrati, al tempo stesso veniva sollecitata l’adozione dei provvedimenti che consentissero di ottenere la certificazione dei crediti per l’accesso al credito bancario.

Apprendiamo con amarezza oggi, visto nessun risultato di qualsivoglia riscontro rispetto alle richieste avanzate dalla società, soprattutto visto la non più sostenibile situazione finanziaria derivanti dal perdurare infinito dello stato di inadempienze in materie di pagamenti dei soggetti in convenzione, per circa tre milioni di euro, che l’azienda ha comunicato la volontà di recedere anticipatamente dal vincolo contrattuale con l’avvio di tutte le azioni volte a risolvere il contratto d’appalto.

Come sigla sindacale UILTRASPORTI dopo tutti i risultati positivi in materia, non possiamo lasciar svanire un risultato così faticosamente raggiunto, soprattutto mai visto in termine di qualità del servizio e di efficienza, e per tale motivo,

invitiamo: l’ente appaltante ASICAT di Lamezia Terme ad intervenire al ripristino della legalità nei confronti dei comuni conferitori firmatari in convenzione insolventi, soprattutto verso quegli impegni presi in data 18 marzo 2010 con la sottoscrizione ex art.30 D.Lgs n° 267 del 18/08/2000 n° 267, anche e soprattutto, attraverso, il presidente della giunta regionale della Regione Calabria per la nomina dei commissari ad acta in sostituzione delle amministrazioni comunali stesse, al fine di ottenere il pagamento dei canoni di depurazione dovuti affinché il concessionario possa continuare a svolgere la propria attività al servizio del cittadino e soprattutto per il bene dei propri operai e delle proprie famiglie.

*UILTRASPORTI CALABRIA
FRAONE DOMENICO. SEGRETARIO PROVINCIALE DEI SERVIZI AMBIENTALI

 

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