Nuovi sviluppi oggi al Csm, l’organo di autogoverno della magistratura che in sede di quinta commissione ha dato cinque voti su sei (uno astenuto) a Nicola Gratteri, candidato all’incarico di procuratore capo di Catanzaro. La svolta è arrivata dopo il ritiro della candidatura di Mario Spagnuolo, attualmente procuratore di Vibo Valentia, che ha deciso il ritiro comunicandolo in una lettera al presidente della commissione, anche in forza della quasi unanime candidatura che gli è arrivata dalla stessa commissione per ricoprire l’incarico di vertice della Procura di Cosenza. Nella scorsa riunione di metà marzo la quinta commissione aveva espresso tre voti a favore dell’attuale procuratore di Reggio Calabria e due per Spagnuolo. Oggi il “testa a testa” tra i due magistrati è superato, e rende dunque praticamente certo l’arrivo di Gratteri a Catanzaro, salvo ovviamente approvazione definitiva della decisione da parte del plenum del Consiglio superiore della magistratura.
La Procura di Catanzaro è sede di Direzione distrettuale antimafia con competenza anche sulle province di Cosenza, Crotone e Vibo Valentia. La dda con la maggiore competenza territoriale a livello regionale, dunque, e secondo le denunce dei procuratori in servizio, come quella recente del procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri, ai limiti della sopravvivenza quotidiana nella lotta alla ndrangheta a causa della fortissima carenza di organico. Carenza che non ha impedito negli ultimi anni di ottenere incisivi successi sulle cosche e i loro affiliati. L’arrivo del procuratore Gratteri sarà salutato da molti come un elemento capace di imprimere una svolta ulteriore al contrasto alla criminalità organizzata. Parola dunque ora al plenum di piazza Indipendenza.
Teresa Pittelli
