Incendi di mezzi, prima la ditta rsu ora le Ferrovie: che succede a Girifalco?

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Incendio autobus CalabroLucane @riproduzione riservata
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Clima inquietante. Ostruzionismo nei confronti della nuova amministrazione? O regolamenti di conti tutti da indagare? Sono tanti gli interrogativi senza risposta in questi giorni nella cittadina di Girifalco (Cz), che dopo l’attentato incendiario che ha carbonizzato due Porter per la raccolta differenziata della ditta incaricata del servizio, stamattina si è svegliata con altri due mezzi fondamentali per i servizi pubblici incendiati e devastati. Per l’esattezza due autobus delle Ferrovie della Calabria, ex Calabro-lucane, parcheggiati all’aperto in un’autorimessa. Tempestivo anche ieri l’intervento delle forze dell’ordine con in testa i carabinieri della Compagnia di Girifalco guidati dal capitano Silvio Maria Ponzio, dei vigili del fuoco del distaccamento locale ai quali in seguito si sono aggiunti gli uomini del comando provinciale, della protezione civile.

Reduci da pochi minuti da un incontro con il prefetto Luisa Latella, il sindaco Pietrantonio Cristofaro e la presidente del consiglio Elisabetta Ferraina non nascondono il loro sconcerto. “Abbiamo deciso una riunione insieme ai vertici provinciali e alle forze dell’ordine per mercoledì in prefettura, in modo da fare il punto sulle indagini e in attesa di elementi più certi”, riferisce Ferraina. Se l’attentato ai mezzi della ditta della raccolta rifiuti farebbe pensare a un’origine dolosa, infatti, per quello della scorsa notte ancora gli elementi non sembrano evidenti, anche se le indagini proseguono a tutto tondo.

A quanto pare i servizi pubblici essenziali potrebbero sembrare nel mirino di qualcuno. Guarda caso proprio nei giorni precedenti il primo attentato è stato emanato un bando per il nuovo affidamento della raccolta dei rifiuti, essendo quello attuale arrivato a scadenza. E proprio nel giorno dell’incendio il sindaco aveva emanato un’ordinanza per prorogare all’attuale azienda il servizio in via temporanea, nelle more dell’aggiudicazione che l’amministrazione vorrebbe portare a termine entro agosto. “In attesa degli esiti delle indagini e delle prossime riunioni con il Prefetto rifiutiamo la logica dei veleni e del clima di ostilità e andiamo avanti con la nostra azione amministrativa, invitando tutti i cittadini – osserva Ferraina – a fare tutti fronte comune con l’amministrazione e le forze dell’ordine contro l’illegalità”.

“Un altro gesto vile che mina la serenità della sua comunità e ferisce l’orgoglioso impegno degli amministratori che vogliono migliorare la vita quotidiana di questo importante centro del Catanzarese elevando la qualità della vita e dei servizi: tutto questo è davvero intollerabile, e colpisce tutti noi”, è invece il commento di Enzo Bruno, presidente della Provincia, che invita tutta la comunità gififalcese a non lasciarsi intimidire e a non mollare. “Noi saremo al vostro fianco – ha aggiunto Bruno – chi pensa di rallentare l’azione programmatica degli amministratori perbene e puliti deve trovarsi davanti un muro di solidarietà e civismo capace di rimandare al mittente ogni tentativo arrogante di prevaricazione”.

Teresa Pittelli

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