Legge Lazzati e il voto di scambio, la conferenza il 15 aprile a Soverato

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Romano De Grazia legge lazzati
Dott. Romano De Grazia

La Libera Università Popolare della Terza Età e del Tempo Libero “Magno Aurelio Cassiodoro”, nel piano della programmazione della rassegna “Incontri culturali del venerdì”, propone la conferenza “Legge Lazzati: Legalità, sviluppo, voto di scambio”. L’incontro si terrà venerdì 15 aprile alle 18.00 nell’Istituto Tecnico Economico “A. Calabretta” di Soverato. Interviene l’avv. Fabrizio Falvo (Foro di Lamezia Terme). Conclude il dott. Romano De Grazia (presidente aggiunto onorario Suprema Corte di Cassazione).

“La cosiddetta legge Lazzati introduce il divieto di attività di propaganda elettorale per i sorvegliati speciali, in particolare le persone indiziate di appartenenza alla malavita organizzata. Queste non possono votare ma possono raccogliere il voto degli altri attraverso la propaganda. Il ché è paradossale e consente l’inquinamento delle istituzioni elettive. Sono occorsi circa 20 anni per l’approvazione di questa legge che è avvenuta, purtroppo, con alcune incongruenze che ne ostacolano di fatto l’applicazione. Il MoVimento 5 Stelle ha presentato alla Camera e al Senato il testo originario; occorre però richiederne la calendarizzazione. La nuova riformulazione dell’articolo 416 ter del codice penale, pur auspicabile, è del tutto compatibile con l’approvazione della Legge Lazzati elaborata dal Giudice Romano De Grazia. L’acquisizione della prova per quanto riguarda la violazione dell’art 416 ter c.p. è difficoltosa, perchè la pubblica accusa deve provare la natura e il contenuto del rapporto perverso intercorso tra politico e malavitoso e spesso avviene a distanza di anni. Al contrario l’acquisizione della prova della violazione della Legge Lazzati è più agevole e immediata (basta sorvegliare durante la competizione elettorale i sorvegliati speciali). Senza la Legge Lazzati il malavitoso può fare propaganda, senza rischio, per per il politico di pochi scrupoli.” Romano De Grazia e Adolfo Partenope

La cittadinanza è invitata a partecipare.

 

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