Maltempo Calabria, nel soveratese la prevenzione fa la sua parte. Devastata la Locride.

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Soverato, sottopasso via Trento e Trieste (foto Oreste Montebello)
Foto ferrovia
Ferrovia e statale 106 jonica tra Ferruzzano e Brancaleone (Rc)

Giorno di conta dei danni da parte degli uomini della protezione civile e dei Com regionali: incalcolabili quelli causati sull’area jonica reggina dalle 48 ore di pioggia ininterrotta sulla Calabria, da Siderno a CauloniaTaurianova (dove purtroppo ha perso la vita un uomo di 43 anni travolto dalla piena del torrente S. Nicola), da Ferruzzano a Brancaleone, dove la furia del torrente Bruzzano ha divelto la ferrovia spazzando via la statale 106 e tranciando in due il litorale jonico, come mostrano le impressionanti immagini che da ieri sera affollano tutte le home dei social network e dei siti di news locali (foto a sinistra). Crollato un tratto di strada provinciale anche a Guardavalle.

Frana-Cardinale
Strada provinciale Satriano-Cardinale

Nel soveratese alcune frane hanno interessato la strada provinciale per Cardinale, con divieto di transito questa mattina fino a nuovo ordine, e località Cannali sulla provinciale all’interno del Comune di Satriano, dove ieri sera sono state anche evacuate una decina di famiglie tra contrada Rodano e località Corvo, per prevenire possibili danni dalla piena dell’Ancinale. Sempre il rischio esondazione del fiume Ancinale ha consigliato ieri agli amministratori locali, d’accordo con la Protezione civile regionale, di chiudere al traffico fino a stamattina il vecchio ponte della 106 che da Soverato-Satriano porta a Davoli (ancora chiuso fino a nuove disposizioni).

Località Cannali
Satriano, Località Cannali

Le famiglie evacuate non hanno ancora ricevuto l’autorizzazione a tornare in casa, ma tutto fa pensare che potranno comunque farlo in giornata. L’allerta della Protezione civile di ieri sera, infatti, continuava a evidenziare un livello di criticità “rosso” fino alle 16 di oggi.

Nel complesso la prevenzione, con la pulizia e il controllo dei fossi marini, il monitoraggio costante del livello delle acque e la presenza sul territorio di task force comunali ha avuto il suo ruolo nel prevenire grossi danni nel comprensorio di Soverato. Un primo passo che non elimina il rischio idrogeologico legato a decenni di cementificazione e consumo del suolo, ma che quanto meno ha mostrato la doverosa attenzione per il pericolo rappresentato da pioggia e maltempo su un assetto ormai compromesso. Attenzione da mantenere alta anche per i prossimi mesi.

(tp)

 

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