Ospedale Soverato, vertici asp e Regione rassicurano: “Vinceremo la battaglia” (foto).

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ospedale soverato

ospedale soveratoUna folla di operatori, medici, primari e cittadini si è assiepata ieri pomeriggio dentro e fuori la sala consiliare del Comune di Soverato per partecipare alla manifestazione pubblica indetta dal circolo Pd di Soverato e del Basso ionio a difesa della già malandata sanità territoriale, che il decreto 30 del commissario Massimo Scura minaccia di affossare con la chiusura indiscriminata di reparti chiave e d’eccellenza dell’ospedale, senza peraltro quel rafforzamento della medicina sul territorio che sarebbe in teoria da contrappeso ai (feroci) tagli. Tutti con il governatore Mario Oliverio che sta facendo la sua parte di risoluto guastatore del “piano Scura”, dunque, a cominciare dal consigliere comunale Francesco Severino, moderatore dell’iniziativa. Dopo i saluti del segretario del circolo Fabio Guarna, a introdurre il tema Pino Leto, che riassume in sé la figura di ginecologo dell’ospedale di Soverato (il suo reparto è tra quelli caduti sotto la “scure” del commissario) e sindaco di S. Caterina. “Vi spiego subito che l’ospedale chiuderà, perché non ha senso amputarne i reparti più vitali, dalla pediatria e ginecologia-ostetricia all’eccezionale laboratorio analisi, per poi lasciare in vita monconi che di per sé diverranno inutili” ha messo in chiaro Leto. “Nel territorio sono stati già chiusi gli ospedali di Serra e Chiaravalle, far cadere Soverato sarebbe condannare al medioevo dell’assistenza sanitaria migliaia di utenti, dall’alta locride fino alle Serre”.

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Pino Leto

OSPEDALE SOVERATO: I SINDACI. “Sono i sindaci ad avere il polso della geografia di un territorio, sono i medici a conoscerne le esigenze: non ascoltarli e “farli fuori” significa saltare i passaggi democratici richiesti dallo stato di diritto, e non lo tollereremo”, ha sottolineato nel suo intervento Michele Drosi, presidente provinciale Anci e sindaco di Satriano. Il tema dei sindaci autorità sanitarie primarie, insieme a quello del necessario ritiro del decreto 30 ha condotto gli interventi sia di Drosi che del consigliere regionale e presidente della commissione sanità Michele Mirabello, che ha anche ammesso un disagio nel partito, dovuto all’ovvia constatazione che “ad aver voluto Scura è stato Renzi”. “In tutte le sedi del Pd la voce della Calabria è unitaria nel senso di rigettare un decreto privo di logica, di analisi dei bisogni sanitari e di coerenza nei servizi soppressi e in quelle rimasti”, ha chiarito Mirabello, sottolineando anche l’inutilità di una trattativa “privata” tra territori, da un lato, e Regione e commissario dall’altro, perché “la rete ospedaliera va ridisegnata in maniera organica per tutta la Regione”.

manif 21 plateaOSPEDALE SOVERATO: PERRI ASSICURA MODIFICHE O STOP AL DECRETO. A lanciare una frecciata alla vecchia politica che negli ultimi trent’anni ha male amministrato la sanità calabrese ci ha pensato però il giovane sindaco di Soverato Ernesto Alecci, chiarendo “senza ipocrisia” il disastro passato “del quale incolpare noi stessi”. E passando poi a ribadire la mancanza di criterio nei tagli che non tengono neanche conto del sostanziale pareggio dell’ospedale di Soverato e della mappa territoriale dell’assistenza sanitaria. Sulla stessa linea Arturo Bova, che ha assicurato tutto il suo sostegno nella battaglia non solo per la tutela dell’ospedale di Soverato ma per “superare il commissariamento”. Parola quindi al dg dell’asp Catanzaro Giuseppe Perri, che è stato particolarmente rassicurante, probabilmente sulla base di un confronto già avviato, sul fatto che il decreto 30 sarà come minimo modificato, e che la proposta che si andrà a fare già oggi insieme al direttore sanitario Carmine Dell’Isola e al dg regionale dipartimento salute Riccardo Fatarella terrà conto della “specificità e della necessità dei servizi ospedalieri di Soverato, insieme a quelli del suo territorio da ricomporre a unità”. Il tutto pur sempre “nell’ambito della cornice del decreto ministeriale n. 70 che divide gli ospedali in hub, spoke e di base”, ha chiarito Perri (elemento questo che qualche inquietudine la lascia, ndr).

Manif 21 Pacenza
Franco Pacenza

OSPEDALE SOVERATO, PACENZA: COMMISSARIO OSTACOLO AGLI OBIETTIVI DEL GOVERNO REGIONALE. Gran finale con Franco Pacenza, delegato alla sanità del governatore Oliverio, che ha tenuto una piccola “lectio” sull’anomalia senza precedenti di questo commissariamento, sulla necessità di bloccare il flusso di emigrati sanitari che costa oltre 200 milioni all’anno alla Regione, e altrettanti alle tasche degli “emigranti”, sul fatto che giovedì a Roma, alla presenza del ministro Beatrice Lorenzin, sarà presentata una proposta di rete ospedaliera inclusiva “che non può dire sì a tutto come un tempo ma che torni ad assicurare ai calabresi l’assistenza ordinaria che oggi manca, le peculiarità di ogni territorio e una nuova stagione per il governo della sanità calabrese”. La presidenza della giunta regionale calabrese “ritiene l’operato del commissario alla sanità assolutamente negativo e fortemente inadeguato rispetto agli obiettivi politici che quest’esperienza di governo si è posta. Niente contentini o mediazioni alla chetichella, dunque: l’asp, la Regione e i sindaci -ha concluso Pacenza – raggiungeranno insieme l’obiettivo”.

Teresa Pittelli

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