Serata “d’incanto” per il tributo di Soverato superiore a don Franco Galeone

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incanto 2In occasione della presentazione del libro Uomini e Donne della Bibbia ritorna a Soverato Superiore don Franco Galeone, ebraista, scrittore e già preside del liceo classico dell’Istituto salesiano. Tra le musiche folk dei Figli di Calabria e una folla allegra ed entusiasta a riempire la platea a cielo aperto della località “u chianu”, la serata organizzata ieri dalla neonata associazione SoveratIncanto è iniziata assistendo alla proiezione di un video con uno spaccato ultraventennale di storia soveratese, nella quale hanno fatto capolino don Giorgio Pascolo, parroco del borgo, don Galeone stesso, Totò Chiaravalloti e tanti altri personaggi.

Presenti alla serata gli autori del libro Galeone e Maria Rosaria Fazio, don Giorgio, il sindaco Ernesto Alecci e Ulderico Nisticò. Antonio Tavella ha introdotto l’incontro ringraziando tra i tanti Tonino Pittelli che pur non essendo presente ha fornito la strumentazione. Tavella ha ricordato i tempi nei quali anche lui ha vissuto Soverato Superiore, avendo frequentato qui le scuole elementari, per poi passare il testimone a un emozionatissimo Antonio Chiaravalloti, presidente di SoveratIncanto, che ha ribadito l’obiettivo dell’associazione: “La riscoperta del centro storico con lo scopo di amare Soverato – ha chiarito – e non importa se si è di Soverato o meno”. Vista la tanta emozione Chiaravalloti ha chiamato a proseguire Fabrizia Caridi: “Quale migliore prima uscita per la nostra associazione se non la presentazione del libro di don Franco?”, ha osservato la vicepresidente. Il sindaco Ernesto Alecci ha quindi evocato “i valori della semplicità e della tradizione spesso ormai latitanti, ma che questa associazione ha tutte le carte in regola per farci riscoprire”.

“Non possiamo permetterci di dimenticare la storia d Soverato Superiore”, ha sottolineato don Giorgio, facendo gli auguri alla nuova associazione. L’atteso intervento di don Galeone, cominciato con i ringraziamenti a SoveratIncanto, ha evocato alcuni tra i grandi personaggi che hanno fatto la storia di Soverato e che porta nel cuore nonostante non ci siano più: Antonino Calabretta, Fiorenzo Viscomi e Vito Maida. Don Franco ha voluto ringraziare particolarmente anche don Giorgio, Ulderico Nisticò, le suore Gerardine, Gregorio Abruzzo, Camilla e Vittoria, Peppe, Totò e tantissimi altri grazie alla collaborazione dei quali è stata possibile la realizzazione del libro. I cenni sull’opera e sul suo legame con la Calabria, che ospitò anche popolazioni ebraiche, sono spettati alla co-autrice Maria Rosaria Fazio, nota studiosa di mistica ebraica, che ha raccontato la genesi del libro “nato in un momento particolare e che parla anche di stupro, del Re David innamorato follemente, della passione”. Sono tante le emozioni che i personaggi del libro riescono a dare al lettore, con un insegnamento su tutti: “Tanta sofferenza può portare alla gioia”.

Conclusioni affidate a Ulderico Nisticò. Dopo un excursus storico ed esegetico che ha toccato anche aspetti politici e religiosi, il “prof.” ha riportato a una chiave di attualità la lettura della Bibbia, ancorandola a un’ottica laica ed europea. Il finale della serata è stato affidato al cortometraggio di Vito Maida sulle escursioni a Soverato Vecchio del 19 giugno 1977 e del 3 settembre 1978, alle quali partecipò anche il sindaco Antonino Calabretta e personaggi illustri di Soverato Superiore, tra i quali don Costantino Chiefari, don Genio e tanti altri. Non resta che augurare uno splendido cammino e le migliori fortune a quest’opera straordinaria, che porta con sé anche un po’ del borgo di Soverato superiore e del suo “incanto”.

Victoria Asturi

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