Un abbraccio e un entusiasta benvenuto hanno suggellato questa mattina nella sala consiliare del Comune di Soverato l’adesione di Francesco Matozzo, presidente dell’assemblea civica, a Fratelli d’Italia. Abbraccio e benvenuto che a Matozzo sono arrivati fisicamente da Andrea Davoli, portavoce provinciale FdI, ma idealmente da tutto il tavolo di presidenza, che in occasione della conferenza stampa di presentazione del nuovo assetto del partito sul territorio schierava anche Checco e Giovannino Mirarchi, dirigenti storici ed ex amministratori dal Comune di Isca alla Provincia di Catanzaro, Giuseppe Pellegrino, appena nominato responsabile del partito di Soverato, Audia Apicella, Alessandro Mauro, portavoce del partito per il Comune di Squillace e Giuseppe De Leo, portavoce per Chiaravalle.
Nel ringraziare Matozzo per questo impegno, Davoli ha ricordato che “questo partito e la politica in generale ormai non possono più “dare,” come in passato, ma devono ricevere”, ovvero stop a prebende e carriere, sì a impegno volontario e idee. A introdurre la nuova squadra con la quale Fdi vuole (ri)conquistare il territorio era stato Checco Mirarchi, chiarendo che accanto a figure storiche arrivano ora forze nuove per riavvicinare alla politica l’elettorato di destra. Come appunto Matozzo. E come anche Leo Aiello, ingegnere trentenne e consigliere comunale a Montauro, Umberto Fulginiti, consigliere a Montepaone, Ruggero Mauro, consigliere a Squillace. “Una squadra nuova fatta anche da amministratori che si sono già misurati positivamente con il consenso dell’elettorato”, ha chiarito Davoli prima di cedere la parola a Matozzo, ancora fresco di tributo elettorale da 568 voti a Soverato, quindi pezzo da ’90 per la “campagna acquisti” avviata dal partito sul soveratese. “Ringrazio Audia Apicella che non si sottrae mai all’impegno per il partito”, ha sottolineato Matozzo, lanciando poi il suo messaggio politico: “L’Italia è degli italiani: non siamo contro nessuno ma bisogna tutelare prima i connazionali”. Matozzo ha proseguito augurandosi di “avvicinare molti, soprattutto giovani, alle nostre ideologie, ovviamente – ha scherzato – non con il fucile spianato”. Un’idea di destra-destra, dunque, che connota ora in maniera politicamente chiara il presidente del consiglio comunale, mostrando come la squadra amministrativa di Soverato spazi dall’appartenenza di centrosinistra rivendicata dal sindaco Ernesto Alecci alla fede dichiarata oggi da Matozzo.
A enunciare la strategia di conquista del territorio e ricostituzione dell’unità del centrodestra un altro decano del partito, Giovannino Mirarchi, che sotto le insegne di “patria e famiglia” dettate dalla leader romana, Giorgia Meloni, ha annunciato la costituzione nei prossimi giorni di un circolo intercomunale di livello comprensoriale che avrà la sua sede a Soverato. Un’iniziativa lodata da Totò Matozzo, padre di Francesco e storico amministratore di centrodestra (ma era stato forzista della prima ora), che accennando al “disfacimento” del centro-destra locale ha evidenziato il fatto che “se l’intenzione è aprire una sezione dove davvero la gente possa andare a discutere e a parlare di tutto, dai problemi più quotidiani alle idee, allora il partito sarà credibile agli occhi della gente e ne avvicinerà moltissima”. Matozzo ha anche fatto cenno in chiave critica, a livello soveratese, al “fare politica come pettegolezzo, sospetto o accusa continua su tutte le iniziative, dal waterfront alla Notte dell’Ippocampo”. Quanto alle alleanze, i dirigenti hanno chiarito che se nei centri come Catanzaro si presenteranno con il loro simbolo, a livello di comprensorio si ragionerà sulle liste civiche e sulle alleanze, ad esempio Fi, rappresentata in sala da Andrea Maellare, coordinatore regionale Azzurra Libertà.
Teresa Pittelli
