Soverato, la tragedia delle Giare diventerà un film. Tratto dal libro “Un sogno meraviglioso”.

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Un sogno meraviglioso
Presentazione di "Un sogno meraviglioso" alla Lega Navale di Soverato
1 Renzo Carone regista e Pietro Nardiello scrittore @lesuberante
Il regista Carone e lo scrittore Nardiello

La tragedia delle Giare, l’alluvione che ha travolto quindici anni fa il camping di Soverato, ma soprattutto la vita di tredici persone tra volontari e disabili dell’Unitalsi, mai più dimenticabile. Ma anche una Calabria splendida e ricca di fascino che la dissennata cementificazione edilizia ha profondamente ferito. Da questo mix nasce l’idea del regista Renzo Carone di sceneggiare il racconto “Un sogno meraviglioso” di Pietro Nardiello e realizzare un film sulla storia. La storia di una tragedia, sì, ma anche una storia di felicità e di scoperta di una terra incantata. La presentazione del libro Un sogno meraviglioso di Pietro Nardiello è stata l’occasione per rievocare una vicenda impressa nella mente e nei cuori di tutti gli abitanti di questo lembo di terra, e anche per annunciare l’idea del film.

La copertina del libro "Un sogno meraviglioso"
La copertina del libro “Un sogno meraviglioso”

La presentazione si è svolta mercoledì scorso nei locali di piazza Nettuno della Lega Navale di Soverato. Presenti all’evento il sindaco di Soverato Ernesto Alecci, l’onorevole Angela Napoli, Nardiello, Carone, Rita Tulelli (Pres. Associazione Universo Minori), Agostino Perri (Giornalista Gazzetta del Sud), Maria Patrizia Sanzo giornalista e moderatrice dell’incontro, Pasquale Raffaele De Masi (Pres. Ass: Cul. MoMò), Marco Marchese (Resp. Osservatorio Pari Opportunità e Politiche di Genere – Liberi TV) e il padrone di casa Guglielmo Curatola, presidente della Lega navale italiana di Soverato, che si è detto “felice di ospitare nella sede della Lega navale un incontro di questa rilevanza sia sociale che di politica del territorio”.

“Arrivai per caso a Soverato, per trascorrere le vacanze con gli amici, ma subito mi accorsi di essere giunto in una terra misteriosa ed altrettanto fantastica. Sempre il caso mi accompagnò al Campeggio le Giare dove ho vissuto momenti unici della mia vita, momenti intensi, passionali ed allegri di un vero e proprio sogno meraviglioso. Il tam tam di una vita che non ha potuto cancellare nemmeno quell’alluvione che ha portato via per sempre il campeggio, in una notte di fine estate”, racconta Nardiello. Enzo Carone, regista e docente di cinematografia presso la accademia delle belle arti di Tropea, è rimasto a tal punto colpito dal “Sogno meraviglioso” che da subito ha proposto all’autore la realizzazione di un film basato sulle vicende vissute in quei giorni. Un film che faccia ricordare, riflettere ed amare questa terra. E la cui lavorazione non è più solo un sogno ma un’ipotesi concreta.

Il caso, ma non solo il caso, ha determinato la vita di molti in quella notte che tutti noi di Soverato e Catanzaro ricorderanno sempre. Il dramma e il ricordo personale si confonde con quello che tutta la nazione ha di quel 10 settembre del 2000. Tutto parte, nel racconto, dalla normalità di un giorno in cui si decide a caso dove andare a trascorrere le vacanze estive e il dito cade su Soverato. Una terra difficile, complicata. Terra a rischio idrogeologico ma al tempo stesso terra straordinaria, in cui i tratti di costa sono o illuminati a giorno o completamente bui. Un po’ la metafora di tutto il paese. È necessario conoscere a fondo quello che l’oscurità trattiene nell’oblio per meglio apprezzare le luci di questa terra e della sua gente. “C’era chi sapeva e non ha fatto, chi ha avuto responsabilità e non ha ne ha risposto alla giustizia e alla comunità”, ha sostenuto l’onorevole Napoli, insistendo sulla “necessità di punire chi ha le grandi responsabilità”.  “Il territorio italiano è costellato di tragedie in cui le vittime di catastrofi naturali hanno lo spazio in tv solo nelle ore successive alla catastrofe. Poi l’oblio. Soverato, Sarno, le Cinque Terre, L’Aquila,  solo alcune fra le tante che hanno funestato le vite di tutti noi. In nessun altro Paese europeo come in Italia – ha osservato Napoli – si verificano così tante calamità naturali”.

Un triste primato per il nostro Paese, dove negli ultimi 50 anni eventi quali frane, alluvioni o inondazioni hanno provocato 2007 decessi in 50 anni. Un dato che viene continuamente aggiornato. Il territorio nazionale è considerabile a rischio, come dimostra il conteggio dei danni provocati da frane o alluvioni. Le prime hanno causato 1297 morti, 15 dispersi, 1731 feriti e più di 150 mila persone evacuate in 1332 comuni localizzati in 101 province italiane. Per il Cnr le calamità naturali provocano così tanti problemi nel Paese per tre ragioni: una fortissima densità abitativa, più di 60 milioni di abitanti in “soli” 300 mila chilometri quadrati; un’altissima densità di abitazioni e un territorio fragile e in più gli italiani ci hanno messo del loro. La teorizzazione dello sviluppo edilizio degli anni sessanta è stato un errore, causato anche dalle minori conoscenze geologiche rispetto ai dati che è possibile rilevare con le attuali tecnologie. I dati sono nudi e gelidi ma questa sera il racconto di Nardiello ha offerto un ricordo prezioso di quelli che furono anche giorni felici, offrendo la visione di una regione splendida come la Calabria dalla quale dovrebbe partire la riscossa per le vittime che non possono più parlare, e per i suoi abitanti che a volte lo fanno troppo poco.

Oreste Montebello

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