Soverato, sequestrato il fabbricato dell’ex dirigente comunale

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Palazzo di città
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Sequestrato il fabbricato dell’ex dirigente del Comune di Soverato. Su richiesta della Procura di Catanzaro, firmata dal pubblico ministero Paolo Petrolo, il gip del Tribunale del capoluogo ha deciso per il sequestro preventivo del fabbricato di proprietà di Vincenza Chiaravalloti, architetto e già dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Soverato. Un provvedimento eseguito nella giornata di ieri dai carabinieri della stazione di Soverato al comando del maresciallo Giuseppe Di Cello. Sul manufatto in costruzione, in località “Mangiafico” a Soverato superiore, erano state riscontrate una serie di presunte irregolarità da parte dei carabinieri e dei vigili urbani, che avevano svolto alcuni sopralluoghi lo scorso marzo, ricavandone un’informativa inviata al commissario Salvatore Mottola di Amato, all’epoca alla guida del Comune, e alla Procura della Repubblica.

Ieri i sigilli all’edificio, dunque, in attesa degli sviluppi processuali della vicenda. I lavori in corso riguardavano una struttura in cemento armato su due livelli, come riferito dalla relazione delle forze dell’ordine. Il verbale contestava alla Chiaravalloti presunte irregolarità amministrative, oltre a un richiamo alla mancata astensione da parte del dipendente pubblico da decisioni o attività che coinvolgono interessi propri, anche perchè all’epoca l’architetto ricopriva il ruolo di dirigente dell’ufficio preposto. “Ho tutti i diritti di costruire il fabbricato, presentando una scia come prevedono le norme vigenti, tanto più che non ho istruito alcuna pratica a mio nome perché non c’era da rilasciare alcun permesso”, si era già difesa Chiaravalloti, che contro la sospensione dei lavori ha presentato ricorso al Tar, assistita dal legale Alfredo Gualtieri. E che aveva ribadito la sua buona fede nel presentare la documentazione per il fabbricato.

Una vicenda che è costata all’ex dirigente la revoca dell’incarico e un provvedimento disciplinare di sospensione dal servizio, la scorsa primavera, quando il Comune era amministrato dal commissario Mottola di Amato. E che ora potrebbe forse influire sulle decisioni della giunta Alecci, che ieri si è riunita e che avrebbe dovuto deliberare la divisione in due settori dell’ufficio tecnico. Secondo indiscrezioni accreditate dal Palazzo, già anticipate dall’Esuberante il 2 luglio scorso, nelle intenzioni della giunta c’era uno sdoppiamento del settore gestione e pianificazione del territorio: da una parte l’urbanistica da affidare a Michele Menniti, dall’altra i lavori pubblici da far guidare proprio alla Chiaravalloti. Nomine che però ieri hanno subito una battuta d’arresto. In attesa che l’amministrazione si determini, l’ufficio continua a essere sotto la responsabilità di Menniti.

Teresa Pittelli

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