Stalettì, il sindaco Stanizzi risponde al deputato 5Stelle Parentela. E lo invita a far visita al paese.

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Caminia di Stalettì
Caminia di Stalettì

Gent.mo Direttore,

apprendo con vivo compiacimento del rinnovato interesse mostrato dall’onorevole Parentela per le vicende amministrative relative al Comune di Stalettì. Mai prima d’ora questo piccolo ma vivace centro della costa ionica catanzarese era stato elevato a problema di rango istituzionale, con la presentazione di ben due interrogazioni parlamentari nel giro di pochi giorni. Sono dunque grata al parlamentare 5 stelle, per aver preso così a cuore le sorti della nostra comunità al punto da sentire imperioso il bisogno di invitarlo a farci visita, onde consentire a questo suo improvviso moto di vicinanza e attenzione per la nostra amministrazione di evolvere dal piano astratto dei carteggi fornitigli dal capogruppo di minoranza a quello molto diverso e concreto della realtà quotidiana.

Un invito, questo, già formulato ufficialmente in occasione dell’ultima seduta del consiglio comunale, allorché è stato fatto cenno all’intervento di riqualificazione in località Panaja del Comune di Stalettì, ma che ora – giunti già alla seconda interrogazione parlamentare – colgo l’occasione di rinnovare dalle pagine dell’Esuberante.it, nella certezza che l’autorevolezza del mezzo utilizzato sortirà quantomeno una cortese e positiva risposta da parte del nostro parlamentare. In attesa che ciò avvenga, non posso non dolermi di non aver formulato prima tale invito.  Infatti, se avessi avuto il piacere di conoscere prima l’On.le Parentela, avrei potuto rappresentargli per tempo le difficoltà estreme che vivono oggi gli amministratori locali, che si dibattono tra le progressive riduzioni dei trasferimenti da parte dello Stato, i vincoli sempre più stringenti del patto di stabilità e le complessità quasi insormontabili poste dalle nuove regole di contabilità pubblica; il tutto condito dall’inarrestabile e scomposto profluvio di novità legislative che generano, senza requie, una precarietà normativa mai conosciuta dall’ordinamento giuridico degli enti locali.

Di questo avrei voluto parlare con l’On.le Parentela, con l’auspicio che, per suo tramite, il grido disperato di molti amministratori locali potesse finalmente giungere fin dentro l’aula della nostra massima istituzione legislativa, per essere ascoltato da una classe politica che appare oggi a tanti insensibile ai problemi della vita quotidiana e sideralmente lontana dai bisogni veri dei cittadini. Ma questo incontro non c’è mai stato.  Né l’on.le Parentela ha sentito il bisogno di conoscere la realtà dei fatti, pur denunciati con inusitata veemenza nelle interrogazioni parlamentari presentate alla Camera. Perché se così fosse avrebbe potuto agevolmente accertare che il conto consuntivo relativo all’esercizio finanziario 2014 è stato regolarmente e tempestivamente approvato dall’organo consiliare; che il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi dell’ente è stato adottato con altrettante regolarità e tempestività, non potendo sfuggire allo stesso parlamentare che il termine ultimo per l’approvazione di tale riaccertamento è stato differito al 15 giugno 2015 dal c.d. decreto enti locali; che appare  assolutamente normale e fisiologico che, nella sua attività di supporto e controllo, l’organo di revisione formuli rilievi, prescrizioni ed a volte anche pareri negativi; che solo chi è in mala fede o disconosce le regole base dei procedimenti di competenza degli enti locali può non distinguere un debito fuori bilancio da un accordo transattivo, vanificando così il prezioso contributo interpretativo e di ricostruzione sistematica offerto da anni, su tali temi, dalla Corte dei Conti; che è assurdo pretendere che un conto consuntivo preveda oneri per debiti fuori bilancio non riconosciuti, soprattutto se i debiti fuori bilancio non esistono nemmeno; che, in ultima analisi, le numerose contestazioni sollevate dalla minoranza fanno parte di un copione ben noto, puntualmente rappresentato in occasione di ogni appuntamento importante per la vita dell’amministrazione, e che è parte di una polemica politica che – per banalità e palese infondatezza – forse avrebbe meritato un palcoscenico diverso di quello della camera dei deputati.

Lo stesso dicasi per il caso dei lavori di riqualificazione effettuati presso la frazione Caminìa, in località Panaja.  Venga l’on.le Parentela a constatare di persona quale “colata di cemento”, quale “scempio del patrimonio boschivo e forestale” siano stati realizzati in tale luogo: avrà la deludente sorpresa di trovare solo una zona posta a ridosso della ferrovia ripulita dalle sterpaglie e dai rifiuti che prima ne deturpavano la bellezza; un sito di interesse archeologico sottratto all’incuria ed al disinteresse grazie ad un intervento di bonifica e di valorizzazione da tempo sollecitato dalla competente Soprintendenza; l’avvio della realizzazione di servizi igienici pubblici, la cui assenza sull’intero tratto della frazione Caminia pone ovvi problemi di carattere igienico sanitario, e dequalifica una delle località balneari più note ed ambite dell’intera costa ionica.

Voglia pertanto l’On.le Parentela concederci il piacere di essere nostro gradito ospite. Sarà nostro impegno fargli conoscere la “vera verità” di una’amministrazione locale che si prodiga responsabilmente per dare risposte ai bisogni dei propri cittadini, fra mille difficoltà ed ostacoli. Ostacoli ai quali si aggiunge un’opposizione politica becera e fuori tempo, che a nostro avviso si presenta in stridente contrasto con le istanze di profondo rinnovamento etico ed ideologico che connotano, con tratto saliente, il suo movimento politico.

Concetta Stanizzi, sindaco di Stalettì (Cz)

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