L’Istituto salesiano di Soverato riparte essenzialmente da lui, Domenico Servello. Capitano di lungo corso nella dirigenza scolastica di importanti istituti del territorio, Servello è stato chiamato a ricostruire prestigio, fiducia, immagine e attività scolastiche dell’Istituto salesiano di Soverato. E domani, venerdì 17 alle ore 17, incontrerà i genitori di tutti i nuovi e potenziali iscritti. All’incontro è invitato chiunque sia interessato al progetto, sia per il liceo che per la scuola media e la primaria. Intanto nei giorni scorsi si è costituita l’Agis, l’Associazione genitori istituto salesiano, presieduta da Pietro Procopio. I salesiani, come ormai tutti sanno, lo scorso 2 aprile avevano annunciato l’improvvisa chiusura della scuola, davanti a un’attonita platea di centinaia di persone tra studenti in lacrime, genitori inferociti e docenti esterrefatti.
Una scuola che ha oltre un secolo di storia, baluardo regionale per l’istruzione classica e la formazione salesiana, fucina di talenti che brillano sia in Calabria che fuori regione. Una storia sulla quale i vertici dell’ispettoria salesiana, per ragioni di insostenibilità economica, avevano deciso di scrivere la parola ‘fine’ dall’oggi al domani. Epilogo inaccettabile per le famiglie, come si era già capito la sera del 2 aprile, quando genitori e ragazzi hanno rifiutato di lasciare il salone don Pilla. L’arrivo, quasi a mezzanotte, del sindaco di Soverato, Daniele Vacca, che ha assicurato il suo impegno per scongiurare la chiusura, ha calmato un po’ gli animi.
Sono seguite trattative intavolate da Vacca, che hanno coinvolto tutti gli enti preposti tra i quali il Prefetto Enrico Ricci, l’Usr Calabria con la dg Antonella Iunti e la vicepresidente della Regione Giusy Princi. Princi è venuta a Soverato a spendersi in prima persona per “un liceo classico – queste le sue parole – che fornisce la logica e il metodo per affrontare qualsiasi tipo di studio ulteriore”.
Alla fine la soluzione è stata trovata: la fondazione Cadmo presieduta da Pasqualino Serra, nata a Soverato nel 2021 per operare nell’alta specializzazione tecnica post diploma nel settore delle tecnologie dell’informazione e comunicazione, ha accettato di subentrare nella gestione al posto dei salesiani. Questi a loro volta hanno messo a disposizione la sede dell’istituto e l’animazione salesiana per dare continuità allo spirito di don Bosco. La fondazione è partecipata dalla Bcc Montepaone, che ha aderito con entusiasmo al progetto, e dal Comune di Soverato.
L’asso nella manica pare proprio il dirigente Servello, che ha già incontrato genitori e docenti, esponendo la nuova proposta scolastica. Tra i progetti in cantiere, certificazioni linguistiche e informatiche, partecipazione ai bandi Erasmus+ con contatti già avviati con l’Indire, aule informatiche e aula immersiva grazie al know how dell’Its Cadmo. I locali della scuola saranno ristrutturati mentre il corpo docente, che gode della piena fiducia dei genitori, in buona parte potrà essere riconfermato.
Modernizzare l’indirizzo di studio classico potenziandolo con le tecnologie informatiche e le certificazioni linguistiche. Offrire al territorio una proposta che può vantare una tradizione secolare e al tempo stesso i metodi più innovativi attualmente disponibili. Un sogno? Intanto una scommessa sulla quale pezzi importanti delle istituzioni pubbliche e private sono disposti a investire, un dirigente di prestigio a lavorare, molti genitori a credere. Fermo restando che anche un’opzione statale sarebbe stata da considerare per tempo, ma che al momento in cui i salesiani hanno annunciato la chiusura era ormai a quanto pare off limits, la “scommessa Servello” pare al momento l’unica chance per proseguire con la tradizione classica e dare serenità a oltre cento ragazzi e bambini.
Proprio a quest’ultimo fine i genitori si sono costituiti nei giorni scorsi nell’Agis, Associazione Genitori Istituto Salesiano (nel direttivo Teresa Pittelli, vicepresidente, Vincenzo Arcidiacono, tesoriere, Luigi Bullotta, segretario, Mario Francesco Anzani, Bruno Codispoti, Corrado Corradini, Francesco Cuteri, Francesco Manti, Roberta Valente consiglieri) che opererà a stretto contatto con gli organi della scuola e con tutte le istituzioni per supportare l’attività scolastica e il mandato socio-culturale della scuola di Don Bosco (l’Agis lavorerà accanto all’Agesc, associazione genitori scuole cattoliche). Ma anche per vigilare che un “2 aprile 2024” non ricapiti mai più.
Teresa Pittelli