Ospedale Soverato, i racconti degli utenti. “Da Catanzaro vengo qua”…

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ospedale di soverato
Ospedale di Soverato

OSPEDALE SOVERATO: PIOGGIA DI RACCONTI DEGLI UTENTI. L’eccellenza in ortopedia, che era già stata certificata dalla rivista Focus-Salute, l’esperienza quarantennale e l’alta specialità in pediatria, l’ambiente più umano e disponibile rispetto ad altri nosocomi regionali in ginecologia e ostetricia, dove il rapporto con chi assiste un parto assume rilevanza fondamentale per la sua riuscita. Queste alcune delle evidenze che emergono dai racconti degli utenti che hanno subissato la redazione di commenti e messaggi, dopo l’articolo di Victoria Asturi sulla sua positiva esperienza di intervento e degenza in chirurgia all’ospedale di Soverato.

Un bisogno di raccontare che forse emerge da anni di ridimensionamento, tagli, minacce di chiusure laddove invece alcuni punti fermi, da quelli menzionati all’insostituibile laboratorio analisi, andrebbero piuttosto potenziati come dimostrano: la richiesta di prestazioni in aumento; l’utenza sempre più vasta a causa di tagli e sovraffollamento anche nei centri di Lamezia, Catanzaro e nella locride; e perché no l’apprezzamento che emerge dalla stragrande maggioranza dei commenti, fermo restando ovviamente pure qualche dissenso. Dovuto a inevitabili disfunzioni o eccezioni da cui nessun ospedale può essere esente, specie se lasciato sotto organico.

Un esempio? E’ notizia di oggi la nuova limitazione a un tetto massimo di 80 i prelievi giornalieri al Pugliese Ciaccio di Catanzaro, secondo direttive della direzione sanitaria, mentre disagi sarebbero stati segnalati per le analisi al Policlinico di Germaneto con il nuovo sistema “elimina code”. Ed ecco invece i racconti dei nostri lettori. “Qualche anno fa ho subito un piccolo intervento alla mano sinistra e mi sono trovato benissimo. Lo scorso anno a mia mamma è stata impiantata una protesi all’anca e ancora una volta il reparto di ortopedia ci ha dato prova di grande efficienza. Per questo motivo domani sarò in ospedale a Soverato per subire un intervento alla mano destra, nonostante io abiti a Catanzaro“, scrive ad esempio Saverio Fontana, ringraziando tutto il reparto e in particolare il dottor Menniti.

“Io vengo da Siderno ed è giusto raccontare quali siano state le occasioni per farmi dire solo bene dell’ospedale di Soverato”, racconta invece un lettore che si firma Damiano (nei commenti all’articolo il suo intervento per intero). “Per prima mia mamma che ha avuto una malattia maligna all’utero ed è stata operata con successo dal primario e dal dott. Tommaso Gioffrè, con grande professionalità, devozione e umanità anche di tutto lo staff. Io non mi sono mai sentito in ospedale ma a casa mia, con i miei familiari, cosa che più unica che rara”, prosegue il racconto, che parla di “pulizia esemplare”, “squisitezza del personale dal pronto soccorso fino a chi fa le pulizie”, caratteristiche apprezzate anche in occasione dei parti di sua moglie.

“Spero comunque che anche per l’ospedale di Locri si faccia qualcosa di positivo, troppo gravato dalle chiusure degli ospedali di Gerace e di Siderno, portando solo a confusione e pesi spropositati sulle spalle di dottori e infermieri che si ammazzano di lavoro ma producendo male per il forte sovraccarico di pazienti da fronteggiare”, conclude Damiano. “Chiudendo definitivamente queste strutture farebbero gravare ulteriore peso all’ospedale di Catanzaro, facendolo diventare da nosocomio a manicomio come già succede nella locride! Ogni territorio deve avere un ospedale generale che faccia da filtro,  “specialmente quando funzionano come ad esempio l’ospedale di Soverato”, sottolinea il lettore.

Simili molti commenti anche sulla nostra pagina fb. “Per mia personale esperienza quando ho avuto il bambino malato e quando sono stata male io i reparti di pediatria e ortopedia sono stati efficientissimi. E al pronto soccorso un infermiere, vedendo la situazione, ha fatto di tutto per farmi salire in reparto e ha cercato anche di scherzare un po’ per smorzare la tensione non è da tutti”, scrive Carmen Corapi, che poi riferisce di “non avere proprio una bella esperienza a Catanzaro” quanto a tempi di attesa in pronto soccorso dove si era recata alla fine della gravidanza per partorire, rapporto con alcuni membri del personale in reparto e sporcizia di alcuni ambienti.

E mentre notizie certe sul destino dell’ospedale ancora scarseggiano, con il decreto 30 del commissario Scura che tanto ha fatto arrabbiare ed esternare politici e amministratori locali, senza che ancora dall’interlocuzione tra politica regionale, locale e commissari sia scaturita una soluzione certa, gli utenti sono invece chiari nel pronunciarsi contro tagli indiscriminati al servizio. Tagli che andrebbero piuttosto concentrati sugli effettivi sprechi amministrativi e burocratici.

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Teresa Pittelli
Giornalista professionista, già redattrice di ItaliaOggi, ho collaborato con La Stampa, MF, Diario, CalabriaOra, Il Garantista, Regione Calabria. Moglie & mammax4, ho unito la professione-reporter e l'impegno familiare alla passione per le lettere e la letteratura. Obiettivo: offrire corretta informazione, confronto e racconto nei settori dell'istruzione (scuola e università) e della cultura.

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