Soverato, pranzo di Natale in Comune…tra emozioni e solidarietà (fotogallery)

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Questo Natale 2015 segnato da eventi storici molto intensi e da una crisi che ancora attanaglia le nostre famiglie, ha fatto si che il  coinvolgimento della nostra amministrazione comunale di Soverato fosse più profondo e attento alle situazioni  di povertà e solitudine verso  alcune famiglie della nostra città. Da qui il desiderio di organizzare  il pranzo di Natale per le persone sole e in difficoltà economica della nostra città, conseguenza di un progetto della stessa amministrazione intenta a perseguire una politica sociale verso i più disagiati. Naturalmente per raggiungere questo obiettivo è stato  necessario superare barriere e  pregiudizi e, laddove necessario, ristabilire i rapporti in modo sereno ed equilibrato.

Il Natale va oltre le  divisioni tra  le persone e i popoli, perché non si rivolge a chi appartiene a una o all’altra religione, ma a chiunque – religioso o non – che è impegnato ad essere operatore di giustizia e di pace. Il messaggio del Natale è dunque universale e riguarda la coscienza di ogni persona. La responsabilità di ciascuno anzitutto, perché  il Natale richiama tutta la città cosiddetta “perbene” alla propria responsabilità, che essa ignora o sfugge, verso la città minore o invisibile cui convive accanto. Una città invisibile che esiste e si estende sempre più dalle periferie al centro, dalle fasce medie a quelle tradizionalmente povere della popolazione. Se non le case, sono i cuori che anzitutto restano chiusi e questo ha conseguenze devastanti sulla rete di solidarietà e di giustizia che dovrebbe garantire ad ogni cittadino il necessario per vivere, lavorare e sostenere la famiglia e il domani dei figli. La nostra gente è abituata a soffrire e ad arrangiarsi in ogni modo, ma oggi il perdurare della crisi è talmente esteso che sembra inutile tentare vie di uscita.

In questo penso che ci sia anche  una precisa responsabilità politica intesa nel senso ampio del termine, di chi svolge nella società ruoli e compiti istituzionali, ma anche culturali, economici e finanziari, sanitari… con il compito, di servire  la giustizia e la pace nella società civile. Bisogna combattere la corruzione, la ricerca di tornaconti personali, rispetto al bene comune, il potere non sorretto dalla volontà di servire, l’obbedienza a quelle leggi non scritte che regolano il politicamente corretto, lo stesso mondo del lavoro, della scuola e ogni ambito dei servizi. Di fronte a tutto ciò credo che occorra da parte nostra invertire la tendenza basata sul primato della cultura dei soldi, dello scarto e dell’individualismo e puntare sulla cultura dell’incontro, della gratuità e della fraternità, ripartendo dagli ultimi, da chi non conta e sta ai margini o è invisibile nella città luminosa e piena di luci delle sue vie.

Voglio ringraziare a nome mio e di tutta l’amministrazione Comunale i volontari che donano il loro tempo, beni per i più poveri e che non cessano di condividere con loro le situazioni più tragiche della vita e i momenti di prova e di difficoltà e non da meno in questa occasione Il Sig. Paoletti Paolo e il Sig. Rudi Giuseppe che hanno offerto e preparato il pranzo, la Guardia di Finanza, i Carabinieri, La Polizia di Stato e la Capitaneria di Porto che hanno offerto dei pacchi di beni alimentari, nonché pasticcerie, ristoranti ed esercizi commerciali che hanno dato il loro forte contributo, come tanti cittadini che hanno comprato i giocattoli per rendere più gioioso il Natale dei bambini presenti. Il pranzo di Natale offerto dall’ Amministrazione Comunale in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio e il liceo scientifico ha creato un patrimonio di forte solidarietà che, se valorizzato, potrebbe assicurare alla nostra città un forte senso di appartenenza e di esempio per tutto il territorio.

Grazie di cuore e Buon anno.

*Sara Fazzari

(Assessore alle Politiche Sociali)

 

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