Armonied’Arte, stasera Insignifidanza della Gioffrè

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Insignifidanza

In prima assoluta, la Commissione e produzione del Festival presenta Insignifidanza questo sabato 8 agosto alle 22.00 presso il Parco Scolacium di Roccelletta di Borgia. “Un atto unico di parola e danza, e di assoluto profilo europeo. 

Rosario Amato
Rosario Amato

L’opera è davvero intensa, simbolica, evocativa; indaga il senso e il non senso delle parole che cedono il passo al primato del gesto, del movimento, della corporeità. In una sorta di lotta tra amanti, il densissimo e forte movimento del Teatro – Danza, i dialoghi visionari, la dimensione onirica della scenografia di luce, daranno vita ad uno spettacolo di fascino inusuale e lontano dal teatro tradizionale, ma certamente in linea con la più vitale creatività contemporanea. Vedremo lo sgretolarsi del significato ed l’esplodere invece della primordialità della fisicità. Il senso si fa sensazione e la percezione restituisce sogno. 

Sul palco, tra gli altri, la carismatica Vanessa Gravina accompagnata dall’attorialità duttilissima di Giovanni Carta, con la regia di Edoardo Siravo e Rosario Amato, coreografie di Filippo Stabile per undici danzatori, elementi scenografici The heads” di Zahra Yousefi e “Scrittura asemica” di Cristiano Caggiula.

Uno spettacolo da non perdere per lasciarsi coinvolgere in una dimensione culturale che vede la Calabria protagonista di un processo di profilo alto e competitivo anche a confronto dei più prestigiosi circuiti.

Filippo Stabile
Filippo Stabile

“Armonied’artefestival –come ricorda il direttore artistico Chiara Giordano– continua a credere nel dovere di produrre da parte di un festival, con l’impegno di distribuire poi il lavori nei circuiti più significativi del teatro europeo, e continua credere nella collaborazione tra la saggezza professionale degli artisti di esperienza e carriera e i giovani, che riescono sempre a trasferire slancio e furore con risultati pieni di entusiasmo per tutti; ed è bello evidenziare che l’autrice, il coregista e il coreografo sono calabresi e già avviati su un più che interessante percorso”. 

Eduardo Siravo sottolinea “che il valore di uno spettacolo di questo tipo risiede nella ricerca di conoscere e riconoscere le possibilità di linguaggio oggi, i suoi limiti, le sue diverse possibilità e articolazioni, in un panorama italiano di poca nuova produttività  teatrale e che riserva pochissimo alla riflessione e alla qualità”.

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