La splendida estate soveratese tra mare, shopping, pettegolezzi e…eau de immondice

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keep calm and love soverato

“Ormai  l’Inverno del nostro scontento si è fatto estate sfolgorante ai raggi di questo sole di… Soverato!” L’estate decolla e le sensazioni dettate dal caldo del sole, dall’acqua del mare e dall’inebriante sensazione di vuoto determinata dal periodo di ferie spingono a fare tante considerazioni mentre ci si sdraia sul bagnasciuga. Quanti tatuaggi, storici se non antichi, su corpi  non più elastici e vigorosi, in memoria di una gioventù, ormai trascorsa, comunque goduta in maniera intensa ed effervescente… Quanta cellulite e, al contempo, quanta gioia negli occhi di chi, dopo mesi di sofferenze in palestra, può finalmente sfoggiare solidi glutei, imperiose tartarughe , bicipiti significativi. E’ il momento della riscossa delle formichine che hanno saputo attendere mentre le cicale si cibavano abbondantemente e rinunciavano a fare sport!

E’ l’ora dei commercianti al minuto, italiani ed esteri, capaci, quando le cose vanno bene, di guadagnare in venti giorni di lavoro massacrante quanto necessario per vivere un anno, ma pur sempre decisi a non abiurare alla teoria del lamento perpetuo che permette comunque di non essere invidiati e presi di mira, nonostante le filippiche di un giovane premier contro i vittimismi meridionali e non solo.
Passeggiando per Soverato ti chiedi perché tanti esseri umani venuti da lontano debbano venderti palloncini, minutaglie, chincaglieria, a tutte le ore del giorno e della notte, quasi come se si trattasse di un tributo per dimostrare la nostra progressista multi etnicità. Poi, però, vedi come anche operatori commerciali professionali riescano  ad occupare terreno pubblico con strutture almeno architettonicamente discutibili, e allora apprezzi la bellezza di vivere in una specie di far-west economico-commerciale dove sopravvivono soltanto in pochi e la Legge la fa lo sceriffo in maniera semplice e veloce.

La meravigliosa estate dei pettegolezzi e delle critiche, c’è sempre un vicino di ombrellone il di cui figlio trasgredisce alle regole del bon ton e del galateo; l’estate delle sagre, delle feste delle inaugurazioni, durante le quali i “politici” e gli “intellettuali” regalano la parte migliore di se stessi e molti privati cittadini danno sfogo ad una vena artistica inaspettata ed affascinante, creando eventi che durano poco ma che possiedono un impatto immediato certamente importante.

Questa è l’estate a Soverato, con lo shopping notturno, il Luna Park  dove sono passati padri, figli e nipoti, le discoteche dall’ingresso “libero ma selezionato” (?!?), la movida notturna sempre ben controllata dalle forze dell’ordine, le arachidi caramellate amiche degli odontoiatri, le borse firmate vendute a dieci euro, l’estate dove  il fondamentale apporto  “liquido” fornito da “Marcello”, resta un must del quale nessuno di noi riesce a fare a meno…

Quest’anno, poi, c’è anche la partecipazione straordinaria, insieme alla classica “afa” di un “alito di lezzo” gentilmente offerto dalle montagne di rifiuti la cui origine né gli indigeni, né i numerosi turisti riescono a comprendere, ma che alla fine ognuno accetta con uno spirito di “rassegnata contestazione” che stiamo gelosamente e quotidianamente facendo crescere all’interno del nostro specifico Dna.

… to be continued (?)

Giorgio de Filippis

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