By Victoria Asturi – Pronte le cuzzupe della tradizione!

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cuzzupe
Non c’è calabrese che, ancora oggi durante le festività pasquali, non voglia degustare “a cuzzupa”, il dolce tradizionale per eccellenza che arricchisce da sempre le nostre tavole nel giorno di Pasqua. Durante la Settimana Santa oltre a partecipare ai diversi riti religiosi, ci si dedica alla preparazione dei dolci tradizionali, molto gustosi e dal grande valore simbolico. La loro origine si perde nella notte dei tempi.
Anticamente la cuzzupa veniva usata come pane per il viaggio in memoria dell’esodo degli Ebrei dall’Egitto. Era un dolce povero che veniva preparato con farina di grano e zucchero, ma spesso questi ingredienti inaccessibili ai più venivano sostituiti con farina di granturco e mosto cotto o miele di fichi. Caratteristica di questo dolce è la presenza delle uova come simbolo della rinascita, della fecondità e della forza rigeneratrice.
Il Venerdì Santo, si racconta che, la preparazione delle cuzzupe veniva sospesa perchè era vietato mangiare carne e manipolare prodotti di origine animale, come la sugna, ingrediente indispensabile per la loro preparazione. Anche il lievito naturale ”u lavatu ” era necessario per la loro preparazione e lo scambio di questo prodotto fra parenti e vicini di casa, creava un circuito di condivisione. Chi aveva donato il lievito riceveva il dolce. In questo modo oltretutto si potevano gustare sempre le cuzzupe appena uscite dal forno.
Le nostre nonne si sbizzarrivano a modellare varie forme, c’era il cestino per le bambine, la esse, la treccia, ma la più apprezzata era la corona con 7 uova che doveva essere regalata al fidanzato, perché il numero 7 era considerato il simbolo del legame e della stabilità. Quella di oggi è la cuzzupa catanzarese, diversa come impasto dalla cuzzupa che facciamo a Soverato. Si tratta infatti di una pasta molto simile alla frolla come consistenza, molto friabile. Questi biscottoni proposti in forme fantasiose e decorati con uova sono ottimi da mangiare così oppure inzuppati nel latte.
Ingredienti
1 kg di farina circa
400 gr di zucchero
6 uova + alcune per decorare e spennellare
200 gr di sugna oppure olio evo.
100 di latte
2 bustine di lievito
buccia grattugiata di 2 limoni
Preparazione
Sbattete le uova con lo zucchero, aggiungete il latte e la sugna sciolta.
In una ciotola a parte setacciate la farina con il lievito, aggiungete la buccia grattugiate dei limoni e gradualmente incorporate gli ingredienti liquidi.
Lavorate il tutto cercando di ottenere un impasto morbido ed elastico. A questo punto potete dare sfogo alla vostra fantasia, ma sempre nel rispetto della tradizione, modellando le cuzzupe. Prima di infornare a 180° per 20/30 minuti, spennellate con un uovo sbattuto con un pò di zucchero.
Se desiderate potete aggiungere i coriandolini di zucchero. Nella tradizione catanzarese le cuzzupe sono ricoperte con l’ ” annaspo “, una miscela di acqua e zucchero.
Scusate la lunghezza del post, ma lo sapete che amo le tradizioni e mi piace trasmetterle. Sono la nostra identità, il nostro passato, ma debbono essere soprattutto lo stimolo per andare avanti e costruire un futuro migliore.
(Ricetta di Barbara Froio dal suo blog Il mondo di Rina)

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