L’Anpi Soverato fa proseliti…soprattutto tra i giovani under trenta. Ieri l’apertura del tesseramento.

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1880
referendum
Pettinato con Marco Meliti
 Da sin. Pettinato, Cuteri e Stamile
Da sin. Pettinato, Cuteri e Stamile

Anpi Soverato nella giornata nazionale del tesseramento consegna agli iscritti e alla stampa alcuni dati molto interessanti se non sorprendenti: innanzitutto l’aumento di quasi il 20% di iscrizioni, passate quest’anno a 50 rispetto ai 43 dei 2014. E poi la distribuzione per classi di età di questa platea di iscritti, che conta per il 34% giovanissimi tra i 18 e i 31 anni e per un altro 30% membri tra i 36 e i 50 anni, mentre solo il 12% degli associati è over 65 e il 24% tra i 51 e 65 anni. Numeri che smentiscono quindi un luogo comune dell’immaginario che vedrebbe l’associazione come una sorta di combriccola di reduci e nostalgici dell’epopea partigiana e costituzionale, l’Anpi riesce al contrario ad attirare studenti e giovani proprio grazie a un lavoro di trasmissione dei valori e delle idee che evidentemente sul territorio è riuscito.

Da sin. Pettinato e Giuseppe Natale
Da sin. Pettinato e Giuseppe Natale

Tanto nel consegnare – durante l’incontro pubblico che si è svolto ieri alla libreria Non ci resta che leggere di Soverato – la tessera all’iscritto più anziani, l’ottantaquattrenne Giuseppe Natale che durante la guerra era adolescente, quanto nell’inviarla attraverso l’under 20 Marco Meliti all’iscritta più giovane, Chiara Roverati di 14 anni (assente perché influenzata), il presidente della sezione soveratese, Fausto Pettinato, ha sottolineato l’importanza sempre maggiore di vivere attivamente i valori della Costituzione. Un’importanza più che mai avvertita anche dai ragazzi, in tempi di crollo delle ideologie politiche e di antiche certezze sociali, economiche, anche esistenziali. “Perno di questi valori è anche l’informazione libera e corretta”, ha sottolineato Pettinato, ringraziando le testate presenti.

Un pensiero rinforzato dall’intervento del segretario della sezione Valerio Cuteri che, ringraziando la Biblioteca delle donne, ha indicato anche l’associazionismo e il fare rete tra realtà associative come un modo per dare materialmente vita ai valori costituzionali, dall’istruzione alla giustizia, dalla partecipazione alla libertà di stampa. E in questo contesto si è inserita la relazione di apertura del tesseramento che l’Anpi Soverato ha voluto incentrare sulle riforme costituzionali in discussione in parlamento, a cura di Natalina Stamile, dottoranda di ricerca all’Umg di Catanzaro. Stamile ha messo l’accento sui rischi della riforma del senato, che attualmente deve ancora ricevere il sì della Camera, rischi connessi al venir meno dell’equilibrio tra i poteri e a un’inversione del principio di sussidiarietà, dal momento che il nuovo senato sarà organo di mera rappresentanza e che le istanze territoriali tornano in qualche modo a centralizzarsi. La ricercatrice ha anche collegato la riforma del senato alla contemporanea riforma della legge elettorale, il cosiddetto Italicum, con premio di maggioranza del 40% alla coalizione vincitrice, mettendo in evidenza le carenze complessive della nuova architettura riformatrice, in assenza dell’introduzione di contrappesi che la rendano più equilibrata. Alla lezione di Stamile è seguito un vivace dibattito tra i presenti, segno dell’interesse che la Costituzione e la partecipazione democratica rivestono in una cittadinanza spesso a secco di momenti di confronto socio-culturali di ampio respiro, ma nei quali ognuno sia incoraggiato a dialogare e dire la sua.

Teresa Pittelli

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