Soveratese, presunti abusi su figlia minorenne: resta in carcere il padre.

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Foto www.uscatanzaro.net

PRESUNTI ABUSI SU FIGLIA MINORENNE. Resta in carcere il padre della ragazzina sedicenne di un paese dell’immediato comprensorio soveratese, denunciato dalla figlia per presunti abusi sessuali, che secondo la ragazza sarebbero iniziati sin dalla sua infanzia. Il gip del Trinunale penale di Catanzaro, Assunta Maiore, ha respinto la richiesta di scarcerazione avanzata dal legale dell’uomo, mostrando quindi un giudizio severo sia sulla gravità indiziaria delle denunce avanzate dalla ragazza e dalla madre, difese dall’avvocato Fabrizio Costarella, che sull’eventuale pericolo di reiterazione del reato.

LA DENUNCIA DELLA MINORENNE. Tutto è cominciato circa un mese e mezzo fa, quando alla caserma dei carabinieri di Soverato si è presentata la mamma della minore per denunciare quanto rivelatogli dalla figlia, subito sentita dagli inquirenti. Un raccolto a quanto risulta abbastanza terribile, che descriverebbe abusi di tipo sessuale perpetrati per una decina di anni dal padre ai danni della ragazzina, che solo dopo questo lungo arco di tempo ha avuto il coraggio di parlare. Forse anche perché – secondo il racconto dalla ragazzina che sarebbe corroborato da intercettazioni e riscontri degli inquirenti sui telefoni cellulari – l’uomo avrebbe cominciato di recente a interessarsi anche a una sua coetanea, rappresentando quindi una presunta minaccia anche per altre ragazzine. All’oscuro di tutto, fino al racconto della figlia, la sua mamma, che affidava la minore al padre quando lei – diligente lavoratrice – si recava a lavoro.

ABUSI SU MINORENNE: INDAGINI ANCORA IN CORSO. Da lì a poco è scattata l’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura del capoluogo, una volta acquisite con la collaborazione dell’Arma di Soverato le testimonianze e gli indizi del caso, in seguito alla quale l’uomo si trova detenuto nel carcere di Siano. Dove resterà quindi in attesa di ulteriori sviluppi investigativi, essendo le indagini sulla vicenda ancora in corso.

Teresa Pittelli

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