Soverato, agosto 2016: torna immancabile la polemica sui prezzi del ristorante “Riviera”.

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Foto Tripadvisor

Puntuale a fine estate, insieme alle prime partenze dei visitatori e ai primi temporali, c’è un altro elemento che torna quasi con la precisione di un cronometro nella settimana intorno a ferragosto: la polemica sul ristorante “Riviera” di Soverato. Con tanto di ricevuta fiscale postata su facebook da qualche avventore che si dice scosso dalla legnata, in gergo calabrese “ralla”, ricevuta la sera del 14 agosto. Immancabile anche il seguito di polemiche, indignazione, sfoghi, vagheggiati interventi della Guardia di finanza, con qualcuno a fare da controcanto ricordando però che il pesce fresco pescato in mare si paga.

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La ricevuta “incriminata”.

E se l’anno scorso erano state tre fanciulle catanzaresi ad agitare la fattura su facebook, circa 210 euro in tre per un pranzo di tre secondi e tre antipasti (ma il proprietario Paolo Vetrano si era difeso specificando che l’antipasto era composto da 8 portate di pesce freschissimo, mentre i secondi erano tre fritture abbondanti ai quali aggiungere, secondo Vetrano, torta e amari offerti alle ragazze), quest’anno la storia si ripete con un cliente, sempre di Catanzaro, che da ieri ha già ottenuto circa 2000 condivisioni e oltre 1.200 commenti postando su facebook la sua ricevuta della cena al Riviera. Stavolta sono 239 euro in due, complice un’orata da 109 euro (orata di mare di oltre un chilo e mezzo secondo la ricevuta, di grammatura inferiore secondo il post del cliente), più due antipasti da 7 portate ciascuno, contorni e vino). E la polemica torna ad accendere gli animi di residenti e turisti, anche perché l’avventore butta lì un paragone con altri ristoranti “eccellenti e gestiti con professionalità”, dal Duomo di Taormina al Manna e Crocifisso a Noto fino ad Abbruzzino a Catanzaro.

La lamentela è rivolta anche alla carta dei vini e del menù che non sarebbero state offerte al tavolo, un appunto che ogni tanto ricompare anche sulle recensioni lasciate dagli avventori su Tripadvisor, dove le critiche sui prezzi fanno capolino accanto a molte recensioni che a onor del vero lodano la freschezza del pesce e l’eccellenza gastronomica del ristorante, definito il top da vari clienti locali e non, oltre che lodato dalla Guida Michelin 2016. Guida che ne assicura da una trentina d’anni la qualità delle materie prime utilizzate. E proprio sulle materie prime, con i loro altissimi costi e la fatica nel reperirle in certi periodi, aveva insistito lo scorso anno il proprietario del Riviera in risposta alle critiche. Oggi, invece, Vetrano non ha molta voglia di parlare della solita social-polemica agostana. Salvo precisare ancora una volta che l’orata di mare, in questo caso pescata nello ionio, costa 7 euro l’etto da menù (70 euro al chilo, con peso comunicato ai clienti prima della cottura, quando il pesce viene presentato al tavolo), d’inverno come d’estate, anche se guarda caso la polemica sui costi scatta sempre in agosto, quando il ristorante lavora di più. Prezzi pagati, a quanto risulta, anche dagli ispettori Michelin, che non se ne sono certo lamentati.

Pur continuando il “giallo” dell’ultra-polemica-estiva-facebookkiana, nella quale qualcuno si spinge a vederci addirittura un “gomblotto” di ristoranti concorrenti, mentre per altri si è in presenza di una sacrosanta critica in tempi di portafogli magri per le famiglie, pur nella lotta tra estimatori storici da un lato (tra i quali si annovererebbe lo stesso Abruzzino) e web-detrattori estivi dall’altro, il Riviera continua a essere un’icona cittadina da tantissimi anni. Aspettando l’eventuale fattura dello scandalo la prossima estate 2017…

t.p.

 

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