Soverato, imprenditore fermato: disposta immediata scarcerazione

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Foto www.giornaledicalabria.it

E’ stata disposta sabato mattina l’immediata scarcerazione di Francesco Caruso, il trentaseienne imprenditore soveratese che giovedì mattina era stato sottoposto a fermo. Difeso dall’avvocato Marco Sinopoli del foro di Catanzaro, per Caruso all’udienza di convalida davanti al Tribunale di Locri (Rc) è stato disposto l’annullamento del provvedimento di fermo e l’immediata scarcerazione. Il gip Caterina Capitò ha infatti accolto la questione sollevata dalla difesa sulla incompetenza del giudice di Locri. Sottoposto alla misura cautelare nell’ambito di un’operazione coordinata dalla dda di Reggio, da notare che Caruso non rispondeva di nessuno dei reati di estorsione, usura o associazione che giovedì hanno portato ai provvedimenti restrittivi per trentaquattro persone della locride, ma al solo reato di “esercizio abusivo del credito”.

“Si tratta di un reato che rispetto agli altri per i quali è scattata l’operazione è di tutt’altra entità, dal momento che al mio cliente si imputa di aver prestato denaro a una singola persona, non a tasso usurario, condotta la cui rilevanza penale è quindi tutta da dimostrare”, spiega Sinopoli. “Anche in considerazione di questo, e in ogni caso per le condizioni professionali e familiari del mio assistito, imprenditore affermato sul territorio e padre di famiglia con due bimbi piccoli – conclude l’avvocato – ritengo che il pericolo di fuga posto alla base del fermo (eseguito alle 5 di mattina dai militari coordinati dalla Procura reggina ndr) fosse davvero insussistente”.

L’operazione è scaturita dall’indagine condotta dal procuratore Nicola Gratteri sulla base della denuncia di un imprenditore della locride, ed è stata condotta da oltre 400 militari, tra Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dello Scico di Roma, carabinieri del Ros, del Comando Provinciale di Reggio Calabria e dello Squadrone Eliportato Carabinieri “Cacciatori di Calabria”, che hanno fermato trentaquattro persone oltre a eseguire perquisizioni nei confronti di 52 indagati e sequestrare preventivamente beni mobili, immobili e società per un valore di circa 15,5 milioni di euro.

Teresa Pittelli 

 

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