Trasversale Serre, lettera aperta del Comitato ai candidati alle amministrative

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lettera
Trasversale delle Serre
Lettera aperta del Comitato Trasversale delle Serre ai candidati di tutte le liste
Registriamo un fatto. Il nostro Comitato è quotidianamente presente nei pensieri e nelle parole dei vari candidati che inseguono, in questi giorni, il sogno di un posto al sole tra i banchi di questo o di quel consiglio comunale, e dei relativi supporter regionali e nazionali. C’è chi evidenzia, con obiettività, il nostro ruolo positivo e propositivo, del tutto lontano dalle beghe elettorali di paese, nella risoluzione del “caso” Trasversale delle Serre. E c’è chi, invece, ci tiene a puntualizzare che “è la politica che risolve i problemi, non i Comitati”. Ebbene, a questi simpatici detrattori rivolgiamo il nostro pensiero e diciamo: se la politica avesse avuto la capacità di risolvere qualcosa, in Calabria, non ci troveremmo in queste condizioni. La vicenda “Trasversale delle Serre” è uno scandalo vergognoso, senza se e senza ma. Cinquant’anni di chiacchiere e promesse hanno decretato la morte economica di un intero territorio, completamente abbandonato a se stesso. E’ in quel vuoto che si è inserita la nostra protesta. Se adesso i cittadini si indignano e si mobilitano, probabilmente ciò vuol dire che abbiamo davvero toccato il fondo.
La protesta è nata in maniera veemente e spontanea, alla luce di un blocco totale e perenne dei cantieri che non sembrava portare a null’altro se non all’ennesima incompiuta tipicamente calabrese. Tanto è bastato per riaccendere, finalmente e in maniera seria, i riflettori sulla Trasversale delle Serre, arrivando a risultati insperati solo fino a pochi mesi fa: il riavvio dei cantieri di Chiaravalle, i collaudi su Gagliato, gli impegni della Regione e dell’Anas sui lotti di Satriano e Vazzano. Se c’è qualcuno che dobbiamo veramente ringraziare ci vengono in mente solo i media: i giornali, i siti internet, le televisioni (Rai Uno e Rai Tre in primis, senza con ciò ridimensionare il ruolo importante delle emittenti locali). Sono loro che hanno ridato voce e speranza al nostro territorio. A qualcuno potrà anche dare fastidio che dei semplici cittadini, che un lavoro già ce l’hanno e non subiscono ricatti e oneri di genuflessione, per una volta abbiano lasciato le pantofole vicino al televisore di casa decidendo di dire a gran voce basta: basta con le prese in giro, con i soporiferi convegni sull’aria fritta e i protocolli d’intesa firmati davanti a platee vuote. Potrà risultare strano che nella Calabria dei delusi e dei rassegnati ci sia ancor qualcuno che ha voglia di impegnarsi e lottare. Eppure e così! E tutti dovranno farsene una ragione.
Se la politica ha davvero voglia di cambiare, lo dimostri con i fatti, smettendola di preoccuparsi del nostro Comitato e concentrandosi sulle emergenze da affrontare e risolvere. Non si può venir fuori da questo scandalo che dura da mezzo secolo dicendo che la colpa non è stata né della politica né dell’Anas, ma delle ditte che non avevano i soldi per continuare i lavori! E dov’erano gli organismi di controllo? Chi doveva vigilare e non lo ha fatto? Le scuse, come appare chiaro e lampante, stanno a zero. Nel frattempo, statene certi, Comitati come il nostro continueranno ad esercitare il loro ruolo e tutte le pressioni dovute, attraverso il sacrosanto diritto alla partecipazione civile e democratica. Diremo sempre la verità, ripetendo all’infinito che la Trasversale delle Serre è stata la causa di cinquant’anni di sviluppo negato. Pertanto, gli entusiastici comunicati su una fantomatica opera “già finita per il 50 per cento” sono del tutto inutili e risibili. Anzi, diremmo del tutto controproducenti per quei soggetti che, oggi, si affannano a metterci sopra il cappello. Potrete farlo, se lo vorrete ancora, solo quando la Trasversale delle Serre sarà tutta finita: da Satriano allo svincolo autostradale delle Serre. Fino ad allora, lasciate perdere… se potete.
Comitato Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato

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