Welfare Calabria: sottoscritto il protocollo con le associazioni dei liberi professionisti

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Federica Roccisano
foto: newz.it

La legge di stabilità ha equiparato i professionisti (con o senza albo), le partite iva e i freelance alle PMI per l’accesso a tutti i fondi Europei 2014-2020. Già il 26 ottobre u.s. presso la Cittadella – Catanzaro, la Regione Calabria, il presidente Mario Oliverio e l’assessore Federica Roccisano – assessorato alla Scuola, Lavoro, Welfare e Politiche Giovanili hanno sottoscritto con AdEPP (Associazione degli Enti Previdenziali Privatizzati) e Confprofessioni (Confederazione Italiana Libere Professioni) uno storico protocollo relativo a iniziative per i liberi professionisti, con l’intento di sostenere la categoria, che come confermato anche dai dati recenti, è stata fortemente colpita dalla crisi e oggi i redditi medi di un giovane professionista si attestano sotto la media di quelli di un coetaneo lavoratore dipendente.

A supporto dell’accordo c’era l’Action Plan, documento presentato in Commissione Europea lo scorso aprile, che ha equiparato i professionisti e le PMI come motori economici creatori di ricchezza e posti di lavoro e quindi ugualmente degni di accedere alle misure pubbliche e ai bandi europei. Oggi la Legge di Stabilità certifica quanto dichiarato dal Presidente Oliverio: “Non è più pensabile escludere i professionisti dalle misure di sostegno al reddito e di welfare e la regione Calabria per prima ha deciso di mettere in campo azioni concrete, prevedendo una serie di misure in contrasto alla crescente disoccupazione, soprattutto della fascia giovanile, e anche di sostegno allo sviluppo dei professionisti. In questo modo intendiamo attivare percorsi di equità intergenerazionale e consentire anche ai figli dei non professionali di accedere, con nostro supporto, alle libere professioni”.

E l’assessore Roccisano conferma: “Viene quindi rafforzata la decisione di lavorare nel modo più efficiente ed incisivo possibile, con le due massime associazioni di rappresentanza dei liberi professionisti, AdEPP e Confprofessioni, che da un lato da sempre tengono il polso della situazioni delle professioni intellettuali, dall’altro hanno le capacità e competenze per un piano operativo e fattivo”.

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