L’analisi del voto del Comitato No Triv Basso Jonio dopo il referendum

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Il Comitato No Triv Basso Jonio intende ringraziare tutti i cittadini che si sono recati alle urne domenica 17 aprile, facendo proprio quello che è il supremo strumento della democrazia diretta: il referendum. Un ringraziamento particolare è rivolto ai movimenti, associazioni, partiti e liberi cittadini che hanno aderito al Comitato, partecipando attivamente alla campagna referendaria. E anche a quelle forze politiche che hanno partecipato al voto, in controtendenza rispetto alle indicazioni formulate dalle segreterie centrali.

Sebbene non sufficienti a raggiungere il quorum per validare il referendum, 15 milioni di cittadini che in Italia hanno partecipato al voto non rappresentano certamente una sconfitta, al netto del poco tempo a disposizione per organizzare la campagna, del boicottaggio dei media, della complessità del tema del quesito referendario e di un’accentuata disaffezione degli italiani per la partecipazione politica in generale.

Per quel che concerne il nostro territorio del basso jonio, bisogna registrare un’affluenza alle urne di qualche punto percentuale superiore alla media regionale. Ciò significa che il Comitato, nei limiti della scarsità di risorse e tempo, ha lavorato bene, col cuore. Certo, ci si aspettava una partecipazione maggiore per una questione, la difesa e la tutela del mare, che per la Calabria e il nostro territorio dovrebbe essere un’assoluta priorità. L’incidente all’oleodotto nei pressi di Genova, dalle conseguenze ambientali e per la salute umana ancora imprevedibili, dimostra che l’estrazione ed il trasporto degli idrocarburi rappresentano comunque un pericolo costante per il territorio.

Ci si attendeva un maggiore sforzo da parte delle istituzioni e della politica che inizialmente aveva aderito al referendum. L’analisi del voto ha inoltre confermato che dove gli amministratori si sono schierati apertamente per il SI al referendum, pure senza un impegno concreto di sensibilizzazione, i riscontri sono stati positivi. Le operazioni di facciata da parte di chi ha aderito al Comitato senza poi spendersi minimamente per la causa, non hanno invece prodotto risultati concreti nella sensibilizzazione della cittadinanza.

L’azione del coordinamento nazionale No Triv non si esaurisce con il referendum di domenica scorsa. Così pure il Comitato No Triv Basso Jonio, anche alla luce di chi con entusiasmo ha aderito alla campagna referendaria, proseguirà nell’azione di tutela e difesa del territorio, portando avanti battaglie ambientali e civili. Chiamando a raccolta cittadini, associazioni e movimenti con l’ulteriore obiettivo di svegliare questo nostro territorio.

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