Soverato vecchia: via al recupero del sito archeologico. Aggiudicata la gara d’appalto.

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soverato vecchia

Aggiudicata la gara per gli interventi di recupero del sito archeologico di Soverato vecchia, un bene culturale prezioso per il territorio ma per anni trascurato. L’intento è da un lato la riqualificazione del sito e la sua messa in sicurezza, dall’altro la sua fruibilità turistica, con percorsi naturalistici, box office e illuminazione.

La gara. Ad aggiudicarsi la gara – secondo la graduatoria stilata oggi dal Comune al termine dell’apertura delle buste e della loro valutazione – è stata la ditta dell’architetto Fabrizio Vito Paparazzo di Olivadi, che ha presentato l’offerta giudicata migliore nella gara al massimo ribasso, piazzandosi al primo posto su undici. Quasi tutte del catanzarese le aziende che hanno partecipato all’appalto, tranne la Itinera di Roma e la Ferruccio ingegneria srl di Rho, peraltro piazzatesi al terzo e quarto posto della classifica, ottenendo dunque un buon riscontro. Al secondo posto, invece, Nisca di Cotronei (Kr). Sono state invece scartate per offerte “fuori soglia” quasi tutte le ditte del territorio, dalla Notaro di Satriano Marina alla Chiaravalloti di S. Sostene, dalla Zofrea di Soverato alla Csf costruzioni stradali e fluviali di Badolato.

I lavori. Un appalto da circa 150 mila euro per un insieme di lavori di recupero finanziati con fondi europei. L’insieme degli interventi dovrebbe essere completato circa quattro mesi, come da cronoprogramma e capitolato speciale d’appalto approvati dalla giunta Alecci a fine settembre sulla base degli elaborati redatti dall’architetto Santo Andali. “Tra i lavori previsti, l’installazione di un box informazioni, l’illuminazione su percorsi con adeguata segnaletica per rendere turisticamente più fruibile l’area e la messa in sicurezza di un pendio in pericolo di crollo”, spiega Daniele Vacca, assessore ai lavori pubblici del Comune di Soverato.

E l’interesse che il sito da sempre riveste per cittadini ed esperti suscita già alcuni commenti e suggerimenti. “Il rispetto del percorso del fiume Beltrame e il consolidamento delle mura sono le principali urgenze alle quali dovrebbero ispirarsi i lavori”, commenta Giuseppe Pisano, esperto di storia e archeologia locale, secondo il quale “prima occorre pensare a consolidare le emergenze, operazione magari meno visibile ma davvero necessaria, e solo in un secondo momento si può pensare alla valorizzazione, prevedendo tutte le opportune cautele per rendere sostenibile la fruizione turistica dell’area, salvaguardando così la nostra memoria e il nostro patrimonio culturale, archeologico e paesaggistico”.

Teresa Pittelli

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