Assoluzione perché il fatto non sussiste per i sei imputati nel processo per la presunta avocazione illecita dell’inchiesta Why not e per la revoca dell’inchiesta Poseidone, che portò all’apertura di un’inchiesta da parte della Procura di Salerno, con l’ex pm Luigi De Magistris parte lesa nel procedimento. Ieri la sentenza dei giudici della prima sezione penale del Tribunale di Salerno, che hanno assolto con formula piena i sei imputati nel processo per una presunta illecita avocazione e revoca delle due inchieste “Why Not” e “Poseidone” nel 2007, all’epoca in capo all’ex pm di Catanzaro, oggi primo cittadino di Napoli.
A essere stati assolti sono stati assolti Salvatore Murone, ex procuratore aggiunto di Catanzaro, Giancarlo Pittelli, avvocato e parlamentare, ex coordinatore regionale di Forza Italia in Calabria; Giuseppe Galati, ex sottosegretario alle attivita’ produttive; Antonio Saladino, ex presidente della Compagnia delle opere della Calabria; Dolcino Favi, ex procuratore generale facente funzione a Catanzaro e l’avvocato Pierpaolo Greco. L’ex pm di Catanzaro, Luigi De Magistris, attuale sindaco di Napoli, che risultava parte lesa nella vicenda, si era costituito parte civile nel processo. I pubblici ministeri di Salerno per i primi quattro imputati avevano chiesto la condanna nella requisitoria dello scorso marzo (tre anni di reclusione per Pittelli, due anni e sei mesi per Galati e Saladino). Ma il collegio giudicante ha ritenuto insussistenti i fatti di reato, del quale era accusato anche l’ex procuratore della Repubblica di Catanzaro Mariano Lombardi, nel frattempo deceduto. A lui è andato ieri il pensiero dell’avvocato catanzarese Giancarlo Pittelli, che in un post su facebook in cui ha dato notizia della propria assoluzione, esprimendo indignazione per una vicenda giudiziaria lunga nove anni, ha dedicato alla sua memoria un messaggio pieno di “affetto e nostalgia”.
