Caso Iannuzzi: Svolta nelle indagini, individuati gli autori dell’aggressione

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Carlo Iannuzzi

Il Comitato “El Puente per Carlo” registra positivamente le novità, diramate ieri dalla famiglia Iannuzzi, circa le indagini sull’aggressione subita da Carlo il 27 novembre 2015 a Buenos Aires. Una volta indentificati gli autori dell’aggressione, che hanno seriamente messo in pericolo la vita di Carlo, il Comitato esorta le autorità dello Stato Italiano, già a conoscenza della vicenda, a chiedere alle autorità argentine che sia fatta piena luce sulle modalità dell’atto criminale e sull’attribuzione delle responsabilità a coloro i quali saranno riconosciuti colpevoli. Urge illuminare definitivamente di verità e giustizia il caso Iannuzzi.

Già il prossimo 16 febbraio il capo del governo italiano è invitato a farsi portavoce di questa istanza in occasione della visita al presidente argentino Mauricio Macri. Il Comitato ribadisce l’esigenza di tutelare i cittadini italiani all’estero attraverso apposite procedure politico-istituzionali e adeguati strumenti normativi, al momento assenti o inefficaci. E proprio in questa ottica, alla luce di quanto accaduto in questi ultimi giorni, il Comitato rilancia sulla petizione “Libertà di movimento e tutele: un fondo di solidarietà per le vittime di reati all’estero” sottoscrivibile on-line su change.org e che punta a sbloccare una discussione parlamentare, ferma in una Commissione del Senato della Repubblica da oltre due anni.

Comunicato da Buenos Aires della famiglia di Carlo Iannuzzi

Come già abbiamo avuto modo di comunicare nell’immediatezza dell’intervento chirurgico del 2 febbraio scorso, siamo felici di confermare che il decorso post-operatorio sta avendo esito positivo. La parte destra del cranio continua ad essere gonfia ma i medici assicurano che e’ normale visto l’intervento subito. In questi giorni Carlo non sta svolgendo attivitá física e/o motoria poiché soggetto ad un continuo mal di testa che lo porta ad un veloce affaticamento ma si pensa che da Lunedí 8 possa riprendere regolarmente la riabilitazione. Siamo in attesa del controllo del 10 di febbraio per verificare lo stato clínico di Carlo e, se tutto andrá bene il 12 gli toglieranno i punti. Emotivamente continua ad essere molto confuso anche se, nel guardare gli eventi, i video e le foto da voi pubblicate riacquista la forza e la voglia di lottare per ritornare in piena salute. A livello motorio, pur in presenza di quotidiani miglioramenti, continua ad avere problemi alla parte sinistra del corpo, continua ad essere una persona non autonoma e quindi necessita di un aiuto costante per qualsiasi tipo di esigenze, anche le più semplici.

Proseguono intanto le indagini da parte dell’Autorità Giudiziaria con importanti e decisivi sviluppi. Grazie all’intervento della Squadra Omicidi (S.O.) di Buenos Aires, è stato trovato un nuovo video, registrato da una telecamera di sicurezza, in cui si vede l’esatto svolgersi dei fatti. Si vede Carlo camminare con un ragazzo ed una ragazza su un marciapiede dove dormivano dei senzatetto. Ad un certo punto, il ragazzo si ferma a parlare con uno di questi mentre la ragazza continua a parlare con Carlo. Nel momento in cui questo ragazzo riprende a camminare, appena si avvicina a Carlo lo assale da dietro con un forte pugno alla testa. Carlo inizia a reagire ma si intuisce perfettamente che il colpo assestato inizialmente e’ quello che gli ha causato lo sfondamento della scatola cranica visto che inizia a barcollare in mezzo alla strada. Sia la ragazza che il ragazzo continuano a picchiarlo fino a quando Carlo resta incosciente in mezzo alla strada ed e’ li che gli rubano lo zaino e tutto quello di cui era in possesso. Nel video non si vedono perfettamente in faccia, ma la S.O. ha spiccato un mandato di cattura per due soggetti che potrebbero corrispondere ai due malviventi. Si conferma quindi quanto già ipotizzato fin da subito. Carlo è caduto in un agguato, premeditato e portato a termine con inaudita ferocia e nell’indifferenza dei presenti.

La famiglia Iannuzzi

Link dell’articolo apparso ieri sul portale del Clarín (giornale nazionale argentino)

 

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