Donne, giovani e pmi: ecco i campioni di europrogettazione a Soverato

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35 Closer to EuropeCome progettare dal basso sviluppo per sé, per la propria attività, per il proprio territorio, senza passare necessariamente per le forche caudine dei fondi regionali e riuscendo a trasformare i bi-“sogni” in realtà? A rispondere, o almeno a provarci, sono stati Pietro Curatola ed Erika Gerardini, formatori del primo corso intensivo di euro-progettazione che si è svolto a Soverato nel weekend appena trascorso. Un corso organizzato dall’associazione Jump – Gioventù in riSalto in collaborazione con il Cte, centro territoriale europeo di Soverato, al quale hanno partecipato in quindici tra curiosi, entusiasti e appassionati professionisti, associazioni, piccole start up soprattutto al femminile e amministratori (del Comune di Davoli in primis). “Oltre alle necessarie panoramiche sui fondi strutturali e sui programmi europei, la forza del corso è stata rappresentata dal suo taglio operativo, che grazie al lavoro in gruppo ha fatto emergere i bisogni di un intero territorio”, spiega Pietro Curatola. “L’obiettivo, realizzato, è stato quello di consegnare strumenti concreti con i quali affrontare i principali ostacoli alla buona progettazione, che sono quasi sempre il fattore tempo e l’organizzazione”, aggiunge Erika Gerardini, secondo la quale le tre grandi aree di richiesta di sviluppo emerse dal corso sono state l’educazione, l’ambiente e l’occupazione.

52 Closer to Europe“Accanto ai fondi gestiti dalle istituzioni regionali esistono fondi ad accesso, distribuiti dalla Commissione europea, che rappresentano un’ottima occasione per proporre e progettare dal basso senza aspettare in maniera passiva il finanziamento” sottolinea Gerardini. “Alcuni studenti del corso sono già pronti a presentare propri progetti a Bruxelles, ed è proprio questa la nostra soddisfazione”. Gli organizzatori hanno anche indetto un contest (concorso) per la migliore idea progettuale, che sarà scelta nei prossimi giorni e aiutata a essere finanziata. A rappresentare il soveratese che ha voglia di progettare in maniera positiva a partire da bisogni reali (e non come succede talvolta anche a livello cittadino a partire dal finanziamento da prendere!) c’erano amministratori (Pina Zangari e Carla Ranieri, rispettivamente assessore e consigliera delegata del Comune di Davoli), architetti (Gilberto Pittelli e Valerio Tidona), donne impegnate nel mondo del lavoro e della formazione come Rachele Benincasa, o delle piccole coop come Nido di seta di S. Floro (Miriam Pugliese), giovani soveratesi come Fabio Tirinato, solo per fare qualche esempio. A premiare i partecipanti con gli attestati sono stati ieri il sindaco di Soverato Ernesto Alecci e il primo cittadino di Davoli Giuseppe Papaleo, entrambi convinti assertori dell’importanza di questa iniziativa per le comunità da loro rappresentate. Soddisfatta della manifestazione e di averla ospitata, infine, suor Ausilia De Siena, direttrice dell’Istituto Maria Ausiliatrice, che ha sottolineato l’importanza strategica dell’euro-progettazione per le scuole.

I corsi intensivi proseguiranno ora il 13 e 14 luglio a Pescara, il 25 e 26 Luglio a Catanzaro e il 19 e 20 settembre a Reggio Calabria. Sono già in preparazione anche altre date e destinazioni di un tour che parte dal Sud, proprio da Soverato che è anche sede del Cte, un network di partner pronto ad affrontare i prossimi bandi europei nei diversi settori socio-economici. “Con la forza dell’umiltà e delle piccole azioni anche un territorio periferico può essere protagonista di sviluppo e affermazione delle proprie esigenze – concludono Curatola e Gerardini, coniugi nella vita a partner nel lavoro – a dispetto della visione negativa della gestione dei fondi Ue a livello politico-regionale, che non deve più rappresentare l’unico modo di approcciare questa enorme miniera di conoscenze ed opportunità che è la progettazione europea”.

Teresa Pittelli e Oreste Montebello

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