Nuova sede per il Mgff tra mega-star, “Ciro” della serie Gomorra e volti delle fiction Rai.

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Conferenza stampa questa mattina a palazzo De Nobili
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Nuova sede Mgff area portuale

Nuova sede nel quartiere marinaro nei pressi dell’alberto Perla del Porto, sempre a Catanzaro lido,  con vista mozzafiato sul mare e parcheggio custodito. Matthew Modine e Matt Dillon in arrivo da Hollywood senza cachet ma per calcare un festival ormai prestigioso a livello internazionale, e tantissime presenze tra volti noti ed emergenti di cinema e tv. Grandi speranze e fortissime aspettative per questa tredicesima edizione del Magna Graecia Film Festival diretto da Gianvito Casadonte, quest’anno dedicato a Ettore Scola, maestro indimenticato scomparso lo scorso gennaio, che di Casadonte è stato un sincero e affezionato mentore e tra i primi a credere in lui, venendo a far parte della giuria e sponsorizzare il festival – negli anni nei quali la mostra si teneva a Soverato (Cz) – per ben sette volte.

Nella conferenza stampa di questa mattina Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro, ha definito il festival “la manifestazione più importante dell’estate catanzarese e calabrese”, annunciando poi ufficialmente il “salto di qualità” della scelta dell’area portuale come location del Festival, che permetterà la fruizione della manifestazione a molte più persone, con un maggior numero di posti a sedere, oltre a un grande parcheggio custodito e al colpo d’occhio mozzafiato sul mare. Presente anche il consigliere regionale Baldo Esposito, secondo il quale lo spostamento del festival a Catanzaro gli “ha conferito più sprint e internazionalità”. “Nonostante le ristrettezze economiche di Comune e Regione al Mgff noi continuiamo a voler contribuire, perché da una manifestazione che cresce per importanza e dimensioni ci aspettiamo sempre di più”. 

Immancabile la presenza del presidente della Camera di Commercio di Catanzaro Paolo Abramo, che sulla stessa scia del fratello Sergio e di Esposito ha chiarito che “da dodici anni sostengo il festival perché è una delle poche cose che per serietà e qualità passano stabilmente all’unanimità in giunta”, ha spiegato. “Ho creduto in Casadonte da subito, prima sulla base della fiducia e del mio intuito, ora sulla base di risultati conclamati grazie alla sua determinazione, capacità ma anche correttezza”, ha concluso Abramo. Parole apprezzate da Casadonte, che del Mgff è fondatore oltre che direttore, che nel ribadire l’importanza di Paolo Abramo accanto al festival ha sottolineato la dedica a Scola, grande umanista, regista apprezzato in tutto il mondo. “Una volta mi disse di essere per lui come un figlio, e come tale spesso è stato anche duro rimproverandomi e indirizzandomi così verso un percorso autentico”, ha raccontato Casadonte. “Mgff è adesso la sesta mostra cinematografica a livello nazionale, tanto che Catanzaro – cosa rarissima – viene messa in agenda da star di Holywood come Dillon e Modine, amatissimo in tutto il mondo e prossimamente con in nuova serie su Netflix. Star che di solito vanno a Venezia, a Capri o Taormina e per le quali la Calabria non esisteva. Allora tu gli spieghi che siamo una terra di cultura e di arte – ha rivelato il patron del Mgff – e grazie al prestigio del festival hanno accettato di venire senza compenso”.

Dal 23 al 31 luglio, quindi, l’area portuale del quartiere marinaro di Catanzaro accoglierà le attese proiezioni, ma anche dibattiti, live musicali e il red carpet dei popolari personaggi del grande schermo. Casadonte ha tenuto a precisare un concetto al quale tiene moltissimo, e cioè “che gli spettacoli sono tutti interamente gratuiti perché la cultura deve essere fruibile dai cittadini rendendo uguale chi può permetterselo e chi invece non potrebbe”. “Ci sono famiglie che vengono a ringraziare il sindaco per avergli offerto una settimana di grande cinema, personaggi e arte, di cui hanno potuto far godere i propri figli, talvolta scelgono quella settimana per prendere le ferie”, ha insistito Casadonte. E il pubblico attende i film scelti nel 2016: storie che fanno riflettere sul tema della ‘ndrangheta come La terra dei santi del calabrese Fernando Muraca (23 luglio), argomenti forti come il disagio mentale (Abbraccialo per me il 25 luglio), o ancora sorridere raccontando la storia di un successo in On Air il 27 luglio. Tra i premi consegnati, targati come sempre dall’orafo Michele Affidato, ci saranno la Colonna d’Oro alla Carriera al Maestro Gino Lanzillotta, direttore dell’Orchestra Roma Sinfonietta,  e all’attrice Milena Vukotic; la Colonna d’Oro per la Musica al talento calabrese EMAN; il premio box office a Matilde Gioli per il film Belli di Papà, presente al festival giorno 30 anche con il film Un posto sicuro recitato insieme a Marco D’Amore (Ciro della serie Gomorra).

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La coppa realizzata dalla ceramista Francesca Ciliberti

Il programma. Premi speciali verranno consegnati dalla ceramista Francesca Ciliberti e dall’artista Silvio Vigliaturo. Sarà istituito il Premio Giuseppe Petitto, in onore del regista catanzarese scomparsso lo scorso settembre, per tutti quei giovani che con determinazione e caparbietà inseguono i propri sogni, realizzandoli. Spazio, come sempre, agli eventi collaterali con le presentazioni di libri che si svolgeranno nel pomeriggio: da Manuale di sopravvivenza dell’attore non protagonista di Ninni Bruschetta  al Destino del Papa russo di Mauro Mazza, da Ti ho vista che ridevi del collettivo Lou Palanca al libro su Giacomo Mancini di Michele Drosi a Protagonisti imperfetti di Antonio Ludovico. Live musicali di riguardo: si aprirà il 23 con Viola, nome d’arte dell’attrice e appassionata di musica Violante Placido, seguiranno nei giorni successivi Eman, Killacat, Antonio Pascuzzo, con il grande finale di Santino Cardamone, “talento mostruoso” secondo Casadonte e considerato “il nuovo Rino Gaetano“. La serata finale sarà condotta da Casadonte con Melissa Marchetto, co-conduttrice di Quelli che il Calcio con Nicola Savino ed un volto nuovo Rai. Dopo il successo delle scorse edizioni torneranno gli aperitivi del festival, in collaborazione con la Gioielleria Megna, Vetrine sul Mare, Tramontana Vini, il Templier e il Gianduiotto.

Teresa Pittelli

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