Prima pagina: oggi al Grillo l’ultima replica della commedia più divertente dell’anno.

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Claudio Rombolà in Prima Pagina

REPLICHE di PRIMA PAGINATrenta candeline, trent’anni di successi ed emozioni, e una produzione che anche in questa edizione estiva – dopo essere stata applaudita nella scorsa stagione – sta divertendo e deliziando gli spettatori: stasera alle 21 va in scena l’ultima replica di Prima pagina, la celeberrima commedia di Ben Hetch e Charles McArthur, prodotta dalla Compagnia del Teatro del Grillo. Claudio Rombolà, direttore del teatro, in questa occasione anche regista e protagonista della commedia, insieme ai suoi validi attori riporta il pubblico nella Chicago degli anni ’30. Per la precisione nella sala stampa della Corte Criminale, in attesa dell’esecuzione di Earl Williams, condannato all’impiccagione per la presunta uccisione di un poliziotto e, in realtà, per il fatto di appartenere a un’organizzazione di sinistra, considerata “sovversiva” in quegli anni.

Rombolà interpreta Hildy Johnson, veterano cronista dell’Examiner con il fuoco sacro del giornalismo, che però dopo tanti anni passati a battere i tasti di quella macchina da scrivere, immortalando personaggi e fatti di cronaca nera, ha deciso di cambiare vita, sposarsi con una pianista conosciuta in un locale e trasferirsi a Philadephia, a lavorare nell’agenzia pubblicitaria dello zio della sua promessa sposa. Una prospettiva che non va per nulla giù alla mitica Matilde Burns (una Sabina Ventrice in stato di grazia), direttrice del giornale che è la macchietta-icona di tutte le direttrici: single, “senza una vita”, “serate di panini e notti sul divano della redazione”: così la definisce HIldy durante un alterco, dovuto al fatto che la Burns non intende minimamente lasciarlo andar via e fa di tutto per impedirglielo, compreso trucchetti sporchi già utilizzati con lui e con altri tra i suoi più preziosi giornalisti.

Riuscirà Hildy a prendere il treno con la sua Peggy, proprio alla vigilia dell’impiccagione di Wiliams, e anche se le cose si complicano con l’evasione di quest’ultimo dal carcere e la fuga rocambolesca che coinvolgerà lo stesso Hildy, lo sceriffo Peter Hartman (Salvatore Salatino) e altri irresistibili personaggi come Jane, la ragazza delle pulizie (Maria Rosaria Barbuto) e Molly, la prostituta innamorata di Williams (Rossana Veraldi)? Vincerà la voglia di tranquillità o rispunterà la vecchia fiamma del cronista, che quando ha in mano una notizia che scotta non può che scriverla, a ogni costo? A tanti anni di distanza dalla scrittura di Prima Pagina, era il 1928, Rombolà e tutto il cast riescono a coinvolgere il pubblico in un vortice di suspance, emozioni e risate, attraverso una recitazione briosa e azzeccata. Una scelta tanto più attuale, in anni di rivoluzione telematica e apparente tramonto della professione, soprattutto per chi quel furore, quella sala stampa fumosa e piena di pathos, litigi, urla e furioso ticchettio di una tastiera l’ha vissuta. Il giornalismo americano senza retorica, con i suoi pregi e i suoi difetti, la sua indipendenza dal potere, oggi come ieri, fa ancora sognare tutti coloro che sanno, come Hildy, che dare le notizie, quelle vere, quelle scomode, quelle sudate – in tempi di news che appaiono a getto continuo sugli smartphone – ha forse ancora più senso di allora.

Teresa Pittelli

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