“Se questo è il modo nuovo di governare Soverato…”. Pd-Oltre ad alzo zero sull’amministrazione comunale

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“Se questo è il nuovo modo di governare Soverato allora i tempi bui per la città non sono finiti”. Il lapidario commento di Giulio Moraca, capogruppo di Pd Oltre in consiglio comunale a Soverato, è arrivato a conclusione della conferenza stampa tenuta all’hotel Nocchiero oggi pomeriggio per spiegare alla città i motivi dell’assenza della minoranza in consiglio comunale. E ribadire quelle che Moraca, Francesco Severino e Giusy Altamura ritengono “gravi irregolarità” di bilancio e amministrative, sulle quali si prospetta ora, secondo i tre, “un ricorso al tar contro gli atti prodotti dal consiglio e considerati illegittimi”. Oltre che l’esistenza di “eventuali profili di falso ideologico e falsa attestazione”.

“Non siamo venuti in consiglio perché certi che la maggioranza lo avrebbe responsabilmente posticipato di qualche giorno come avevamo chiesto, dopo aver aperto i lavori consiliari domenica 6 per rispetto alla diffida prefettizia”, hanno sottolineato Moraca e Severino. “Sarebbe stata la scelta più logica, vista la gravità delle irregolarità di quel bilancio. Invece non hanno nemmeno menzionato la nostra nota, pur avendo avuto assicurazione telefonica della sua lettura e acquisizione agli atti dal presidente del consiglio Francesco Matozzo – ha proseguito Moraca – ma leggerne i contenuti e poi approvare il bilancio sarebbe stato praticamente da pazzi”. “Nella nota abbiamo elencato le irregolarità più macroscopiche: dal mancato rispetto dei termini di convocazione dei consiglieri, che non hanno potuto presentare emendamenti né svolgere osservazioni, alle alchimie e trucchi contabili con le quali sarebbero state maneggiate alcune poste di bilancio, pur di presentarlo come sostenibile nonostante manchino all’appello almeno 800 mila euro”, ha insistito Moraca, ricordando nel novero del mancato rispetto delle regole anche “i termini per la presentazione dei documenti, per la consultazione del piano delle opere pubbliche e della diffida prefettizia”. Per non parlare del “debito Caminiti” di oltre 4 milioni di euro, che “richiederebbe un riaggiustamento delle previsioni che invece non è stato fatto”, spiega Moraca. 

E l’ex candidato sindaco di Pd-Oltre ne ha anche per Paolo Macrina, responsabile finanziario del Comune che “percepisce un’indennità di circa 9 mila euro stabilita dalla giunta entrante, mentre io avrei cercato un responsabile che desse magari un supporto diverso per una materia così delicata”, ha aggiunto il capogruppo di Pd-Oltre. “Visto che Cambiamenti si era presentato come il movimento che avrebbe governato in maniera diversa, nuova e con professionalità specifiche proprio sulle finanze – di cui il sindaco ha tenuto la delega – perché non fare una verifica sui conti, alla quale avremmo dato massima disponibilità” ha concluso Moraca “invece di procedere con questi metodi?”

Teresa Pittelli

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