Soverato, Omicidio Rombolà. Ripristinata custodia in carcere per il killer presunto.

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Todaro
Conferenza stampa luglio 2015 arresti per omicidio Rombolà. Dsin. Alceo Greco, Vincenzo Luberto, Giovanni Bombardieri e Ugo Cantoni

Omicidio Rombolà: ripristinata la custodia cautelare al presunto killer/E‘ stata notificata dai carabinieri del Nucleo investigativo di Catanzaro l’ordinanza di ripristino della custodia cautelare in carcere a Pantaleone Gullà, il presunto killer dell’omicidio di Fernando Rombolà, barbaramente ucciso tra i bagnanti sulla spiaggia di Soverato (Cz) in un assolato pomeriggio di agosto di sei anni fa. L’iniziale misura cautelare era stata emessa dall’ufficio del gip di Catanzaro lo scorso mese di luglio 2015 e notificata dai carabinieri del nucleo investigativo al Gullà e ad altri tre soggetti, successivamente il Tribunale del riesame aveva annullato, nel mese di agosto, l’ordinanza in argomento.

Omicidio Rombolà: le indagini/ Contro questo annullamento la Procura di Catanzaro ha proposto ricorso in Cassazione, ricorso accolto dalla Suprema Corte che a sua volta ha cassato la precedente ordinanza di annullamento del riesame, ordinando di conseguenza il ripristino della custodia cautelare in carcere. Gullà si trovava al momento della notifica già detenuto in carcere per il reato di associazione mafiosa. I provvedimenti restrittivi del luglio scorso, tra i quali l’arresto di Gullà, sono stati frutto delle indagini condotte dai militari dell’Arma che hanno fatto luce su un’annosa faida tra le famiglie del soveratese e delle Serre. Rombolà venne assassinato il 22 agosto 2010 da un uomo con il volto nascosto da un casco da motociclista, che incurante delle tante persone, famiglie e bambini che affollavano la spiaggia libera in località S. Nicola, esplose quattro colpi di pistola calibro 7.65 contro Rombolà, dandosi poi alla fuga a bordo di una moto di grossa cilindrata condotta da un complice. Da subito gli inquirenti ritennero che l’omicidio fosse legato alla faida dei boschi che nei primi mesi del 2010 aveva in mietuto oltre quindici vittime. 

t.p.

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