Soverato, “Premio Tricolore” alla giornalista Antonella Rubino

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Antonella Rubino con i genitori

Premio tricolore all’informazione per la giornalista Antonella Rubino, corrispondente della Gazzetta del Sud da Soverato (Cz). Il riconoscimento al suo lungo e costante impegno nell’informare i cittadini, con articoli che spaziano dal sociale alla cronaca all’attualità, è stato assegnato alla Rubino nella sala consiliare di palazzo di Città lo scorso sabato, per mano del sindaco, Ernesto Alecci, alla presenza della giunta e di rappresentanti dell’opposizione (presente la consigliera di minoranza Giusy Altamura).

La decisione di premiare Rubino, assegnando il riconoscimento per la prima volta al settore dell’informazione, è arrivata direttamente dalla città del tricolore, Reggio Emilia, da Salvatore Salerno, presidente dell’associazione nazionale del Tricolore, e Alberto Brescia, che propone le eccellenze calabresi per l’onorificenza. Tra le motivazioni del premio, lette dal sindaco, anche l’aver raccontato “quanto di bello la propria terra esprime”.

 “Questo premio è merito di tutti voi che, da dieci anni, mi chiamate per scrivere gli articoli e volete me, grazie per la fiducia riposta, per l’affetto e la stima che da sempre mi dimostrate, lasciare qualcosa a livello umano oltre che professionale è la maggior vittoria. Un premio che mi ripaga dei sacrifici, delle rinunce e di tanti ostacoli che giorno per giorno ho dovuto affrontare; è un riscatto morale” , ha detto la Rubino, molto emozionata, davanti alle tante persone che hanno affollato la sala, tra cui sedevano, commossi, i genitori Anna e Pino. Rubino ha ringraziato la “Gazzetta del Sud”, l’editore Lino Morgante e il direttore Alessandro Notarstefano. Ha dedicato il premio “a se stessa, per averci sempre creduto, e al suo migliore amico, “Gesù, che è sempre accanto a me”, alla famiglia, alle amiche.

“Il giornalismo non si fa per soldi o visibilità, ma solo per passione, è nel mio dna. Abbiamo una grande responsabilità e va fatto con onestà, serietà, professionalità e qualità e, soprattutto, il giornalista deve consumare le suola delle scarpe, deve osservare, stare in mezzo la gente, ascoltare, captare ogni dettaglio, ed essere costantemente presente, ogni articolo deve avere un’anima e non si può scrivere avendo le informazioni al telefono! Il giornalismo è qualcosa di serio che ha una ricaduta sulla società. Grazie a tutti di cuore per aver condiviso questo magico giorno con me – ha concluso Rubino – essere la prima giornalista in Italia a ricevere il Tricolore è per me motivo di onore e orgoglio”

La giornata si è chiusa con un momento di gioia condivisa, quando il sindaco ha indicato ai presenti il piccolo grande miracolo di Francesca Pagnotta, presente in sala, una bambina disabile da sempre nel cuore della comunità, seguita negli ultimi mesi con affetto anche dal primo cittadino e dalla Rubino con i suoi articoli. Francesca è entrata nell’aula consiliare per la prima volta senza sedia a rotelle, ma camminando, grazie alle cure ricevute a Milano e agli sforzi dei suoi genitori, Maura e Gianluca, che lottano instancabilmente accanto a lei. Un’eroina dei nostri giorni che ha voluto essere presente alla premiazione, nel segno di quel racconto positivo del sociale che la città riesce a esprimere e che la giornalista non ha mai mancato di cogliere.

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